Con la scomparsa di Elio Corno, Tiziano Crudeli piange l’amico di una vita: “Era come un fratello, ci frequentavamo con le famiglie. L’ultima volta che ci siamo sentiti non è stato di recente, ma lo capisco”.
La morte di Elio Corno a quasi 79 anni (li avrebbe compiuti ad aprile), ha colpito più di una generazione di appassionati di calcio che sono cresciuti guardando le sue ‘liti’ televisive con Tiziano Crudeli, quando rivestivano i panni di tifosi sfegatati rispettivamente di Inter e Milan. Caporedattore alla ‘Gazzetta dello Sport e al ‘Giornale’, Corno aveva conosciuto la popolarità quando era approdato in TV, cavalcando col quasi coetaneo Crudeli (ha un paio di anni in più) la loro rivalità sportiva nei salotti dei talk show calcistici per decenni, dal ‘Processo del lunedì’ di Aldo Biscardi a ‘Qui studio a voi stadio’ su Telelombardia, fino agli ultimi confronti a ‘Diretta Stadio’ su 7 Gold, dove peraltro Corno mancava ormai da un po’ di tempo.
Il ricordo commosso di Tiziano Crudeli: “Elio per me era come un fratello, ci frequentavamo con le famiglie”
Il legame tra Elio e Tiziano peraltro era fortissimo sul piano personale, come si poteva ben intuire dalla loro intesa e complicità quando erano in azione assieme in uno studio televisivo. “Era come un fratello – racconta ora Crudeli, piangendo l’amico di una vita – Come giornalista era un gigante, in televisione era davvero incredibile. Elio aveva la capacità di scherzare e sapeva usare l’arte della provocazione. Facevamo continuamente discussioni, ma il nostro rapporto era solido. Ci frequentavamo con le famiglie, lasciando da parte il nostro ruolo. Quando ci siamo sentiti l’ultima volta? Non di recente. Da quando non stava bene non rispondeva più al telefono, ma lo capisco. Gli ho voluto un gran bene, per me è una giornata triste“.
Crudeli riavvolge il nastro dei ricordi ed è un bell’andare indietro nel tempo: “Abbiamo lavorato assieme almeno una trentina d’anni, tra annessi e connessi – racconta a ‘Repubblica’ – Nella prima fase siamo stati 12 anni a Telelombardia, poi io andai via e lui mi seguì, altri 17 anni fianco a fianco. Siamo stati compatti, abbiamo condiviso sempre tutto. Tra di noi era uno sfottò continuo, ogni risultato veniva enfatizzato. Le mie esultanze per le vittorie, il mazzo che mi faceva per le sconfitte. Andavamo giù con battute pesanti, poi dopo la trasmissione si finiva a mangiare insieme, abbracciandoci. È stato sempre uno spettacolo“.