Ubaldi Costruzioni è un’azienda da curva sud. Nel senso che la sta proprio realizzando (si tratta della Curva Sud dello stadio “Cino e Lillo Del Duca” di Ascoli Piceno, che dovrebbe – si spera – essere pronta per il campionato 2026 – 2027), ma anche perché rispetto al prezzo dell’Ipo all’Euronext Growth Milan, pari a 2 euro per azione (l’esordio è stato il 3 gennaio 2025), le quotazioni del titolo sono più che raddoppiate.

La società naturalmente è ascolana (più precisamente ha sede a Maltignano), e il progetto per lo stadio, per un investimento complessivo di 7 milioni (finanziato con fondi legati alla ricostruzione post sisma delle Marche), prevede una struttura lunga circa 72 metri e profonda 22,5, con una capienza di oltre 7.000 posti a sedere. Saranno realizzati anche servizi accessori quali bar, bagni, spazi per il pronto soccorso e aree tecniche, nonché ambienti polifunzionali che potrebbero ospitare attività espositive o culturali.

I numeri

Ubaldi Costruzioni però non è solo questo. È piccola, vero: tra le aziende del settore quotate all’Euronext Growth Milan (naturalmente non la si può confrontare con colossi dell’Euronext Milan quali Webuild) è quella di dimensioni inferiori, ma i risultati di bilancio sono di tutto rispetto. Nel primo semestre 2025 ha conseguito un balzo dei ricavi pari al 54,2% a 13,4 milioni) e, nonostante le variazioni dei lavori in corso su ordinazione siano per contro scese da 4,2 a 3,5 milioni, il valore della produzione complessivo ha raggiunto 17,5 milioni (+33,3%).

Ancor migliori le performance dei margini reddituali. L’ebitda è ammontato a 4,6 milioni (+78,4%), con un ebitda margin passato dal 19,4% al 26%; è stato predisposto anche un ebitda adjusted che esclude dal conteggio il tax credit riconosciuto per la quotazione (406.225 euro) nonché le spese sostenute nel periodo per la quotazione stessa (241.221 euro), ed è ammontato a 4,4 milioni, comunque in crescita del 71,9% ed una marginalità passata dal 19,4% al 25,6%.

L’ebit è balzato a 4,4 milioni (+77,1%), con un ebit margin in aumento dal 18,8% al 24,9%, e l’utile netto è più che raddoppiato da 1,39 a 2,8 milioni. Non solo: al 30/6/2025 la società disponeva di liquidità netta per 4,9 milioni, ovviamente grazie ai proventi netti dell’Ipo pari a 3,3 milioni; ma anche prima di tale operazione, la società disponeva di liquidità netta per 1,3 milioni a fine 2024. L’utile netto 2024, pari a circa 3,5 milioni, è stato pressoché interamente destinato a riserva straordinaria.

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