Molti ricorderanno il simpatico spot televisivo in cui un gruppo di cittadini salva la produzione del locale birrificio, in cui è saltata la corrente, mettendosi a pedalare per generare elettricità. Qualcosa del genere, ma a proprio uso e consumo, è oggi possibile anche in Italia grazie alla tecnologia eViso Giro, con la quale i clienti della società possono accumulare l’energia generata durante le attività sportive per “trasformarla” in elettricità. Occorre però misurare tale energia impiegando l’app di Health & Fitness Strava mediante dispositivi Garmin e Samsung, e naturalmente scaricare l’app Easy My eViso rilasciata a inizio maggio. Le attività sportive che possono essere convertite in elettricità da scontare in bolletta sono ciclismo, corsa, camminata, vogata indoor, nuoto e ciclismo indoor.

I numeri

eViso però non si è limitata a selezionare uno specifico segmento di clientela retail (dopo che lo scorso primo luglio è terminato il servizio di maggior tutela per il mercato elettricità), ma nell’esercizio terminato il 30 giugno 2024, a fronte di ricavi sostanzialmente stabili (-0,3% a 224,3 milioni) è riuscita ad incrementare notevolmente i margini reddituali e anche a distribuire un dividendo agli azionisti.

Il gross margin (primo margine) è infatti balzato da 6,8 a 18 milioni, l’ebitda da 2 a 11 milioni, e si è passati da una perdita operativa di 269.000 euro a un utile operativo di 7,5 milioni e da una perdita netta di 1,2 milioni a un utile netto di 4,9 milioni. Il dividendo ammonta a 0,045 euro per azione, in pagamento dal 6 novembre 2024, e ha dato luogo a un pay-out del 22,5% (monte dividendi complessivo di circa 1,1 milioni).

Ovviamente va ricordato che tale performance è stata notevolmente agevolata dalla significativa riduzione dei costi per materie prime (energia), scesi del 38,3% a 113,1 milioni, mentre per contro i costi per servizi sono quasi triplicati da 37 a 96,8 milioni, quasi interamente riferiti a costi di trasporto balzati da 32 a 55,6 milioni. L’attività prevalente è quella della rivendita di elettricità ai reseller, attualmente pari a 94 (rappresentano il 13,1% dei 717 operatori di vendita al mercato libero inclusi nell’Elenco Venditori Energia Elettrica redatto dal Mase).

I ricavi derivanti da questa categoria sono saliti del 13,3% a 118,4 milioni, ma quelli del canale diretto (clienti retail) sono diminuiti dell’11,5% a 66,7 milioni e i ricavi da trading elettricità, del resto in relazione all’evoluzione dei prezzi di mercato, sono diminuiti del 50,6% a 12,5 milioni. Per ora le altre attività sono residuali ma, in ogni caso, il giro d’affari derivanti dalla vendita di gas naturale canale diretto è più che raddoppiato da 1,8 a 3,8 milioni e quello derivante da servizi accessori e big data è balzato del 74% a 6,9 milioni (ma il gross margin è diminuito del 6% a circa 1 milione).

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