L’efficienza trascina il risparmio energetico. Nel 2023 in Italia sono stati realizzati risparmi energetici per oltre 3,6 Mtep, pari ai consumi elettrici complessivi di Lazio e Toscana. Il tutto grazie ai progetti avviati nel 2021 «con il supporto delle misure per ottemperare agli obblighi della direttiva europea sull’efficienza energetica». A rimarcare il dato e i risultati è il tredicesimo rapporto annuale Enea sull’efficienza energetica presentato a Roma e a cui ha partecipato il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin.

La sfida e i traguardi dell’Ue

«L’efficienza energetica rappresenta la chiave per raccogliere alcune delle sfide più urgenti del nostro tempo e raggiungere i traguardi disegnati dall’Unione Europea che – ha commentato il direttore generale dell’Enea Giorgio Graditi -, grazie al pacchetto legislativo Fit for 55 e alle Direttive Efficienza Energetica (EED III) e Prestazione Energetica degli Edifici (EPBD IV), si distingue come leader globale della transizione energetica».

A leggere il rapporto emerge che, complessivamente, «risulta ancora preponderante il traino delle detrazioni fiscali (circa 2 Mtep pari a una quota del 56,2% dei risparmi totali 2023)». Non solo. Oltre a queste misure, la riduzione dei consumi di energia finale «è attribuibile alla crescita dei Certificati Bianchi che ha raggiunto il 28% rispetto al 2022, spingendo il dato cumulato a 0,6 Mtep, agli incentivi per la mobilità sostenibile (0,4 Mtep) e al Conto Termico (0,3 Mtep)».

Dai fondi per la coesione alla sensibilizzazione

Sono risultati in aumento anche i risparmi energetici conseguiti nell’ambito dei progetti realizzati attraverso i Fondi di coesione, con un risparmio di energia finale di circa 31,8 ktep/anno al 2023. Un ruolo importante è stato giocato, secondo il rapporto, anche dalle campagne di sensibilizzazione che hanno coinvolto quasi 14 milioni di cittadini per quanto concerne il settore residenziale. La stima dei risparmi indotti dai cambiamenti nei comportamenti di consumo, da parte di individui e imprese, è pari a oltre 0,1 Mtep.

L’importanza dell’innovazione

«Alla luce delle vulnerabilità delle filiere energetiche globali – ha aggiunto il direttore – è fondamentale sfruttare le potenzialità offerte dall’innovazione, puntando sulle tecnologie emergenti e sulla digitalizzazione, che consente un monitoraggio in tempo reale delle emissioni e l’ottimizzazione dei consumi».

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