I Raee saranno protagonisti alla fiera Ecomondo 2025, a Rimini dal 4 al 7 novembre, in un confronto tra normative, industria, enti e cittadini. L’accento è sulla responsabilità estesa del produttore e sul tema strategico delle materie prime critiche, anche alla luce del nuovo Regolamento europeo e dell’obiettivo di ridurre la dipendenza dall’estero di materiali essenziali per transizione e industria.

«L’edizione 2025 – afferma Alessandra Astolfi, Global exhibition director della divisione Green & Technology di Italian Exhibition Group – ospiterà nel Raee District nuove tecnologie per il riciclo, il repowering e la valorizzazione di pannelli fotovoltaici, batterie, pale eoliche e device per l’elettronica. L’obiettivo è creare alleanze pubblico-privato che rendano strutturali e scalabili le migliori esperienze italiane». La transizione richiede norme stabili, dati affidabili, incentivi per il riuso e la riparazione, design sostenibile e un forte investimento sulla comunicazione, come sottolinea Astolfi: «Ogni cittadino deve comprendere il valore di quel che ha nel cassetto: telefoni, caricabatterie e piccoli dispositivi sono miniere preziose. Con la campagna “Raee-Start. Accendi il cambiamento”, realizzata con Herambiente CdC Raee e la Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti, che prevede l’allestimento di un punto di raccolta di piccoli Raee, rendiamo ogni gesto parte della soluzione».

Inoltre, nel workshop “Buone pratiche di economia circolare dei Raee, dei Rifiuti di Batterie e dei Rifiuti di Imballaggi” saranno raccontati vari casi virtuosi. Come quello di Logista, leader nella logistica multicanale, che presenterà il progetto Recycle-Cig, primo circuito italiano di raccolta, recupero e riciclo delle sigarette elettroniche esauste grazie a box diffusi nelle tabaccherie e una gestione tracciata in collaborazione con il Centro di Coordinamento Raee. Verrà poi raccontato il primo impianto nazionale – a filiera corta e a basso impatto ambientale – per l’estrazione idrometallurgica di oro, argento, palladio e rame da schede elettroniche di piccoli Raee, realizzato da Iren a Terranuova Bracciolini (Arezzo). Infine, la start up genovese Hiro Robotics integra sistemi robotizzati per il disassemblaggio automatizzato dei Raee, evitando la frantumazione indiscriminata e il rischio di dispersione di sostanze pericolose, semplificando le operazioni anche per i centri di trattamento meno avanzati.

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