Storie Web lunedì, Maggio 12
Notiziario

Centoventidue anni dopo l’ultimo, un papa torna a chiamarsi Leone, arrivando a segnare quota 14, anzi XIV.

Robert Francis Prevost ha scelto il nome di Leone, ponendosi nel solco di una tradizione che risale al 440, con l’elezione di Leone Magno: esisteva ancora l’Impero romano d’Occidente e non si era ancora verificato lo scisma con la Chiesa ortodossa.

L’ultimo papa: Leone XIII

Prima di Prevost, l’ultimo Papa a scegliere il nome Leone fu Vincenzo Pecci, eletto al soglio pontificio nel 1878, morì nel 1903. È stato il 256esimo pontefice ed ebbe una grande attenzione per le questioni sociali con l’enciclica Rerum Novarum: pur condannando la dottrina socialista, denunciava le ripercussioni sociali provocate dall’espansione del capitalismo industriale e invitava alla costituzione di associazioni sindacali degli operai.

Si pensa che uno dei motivi per cui Prevost abbia scelto il nome di Leone XVI sia per porsi in continuità con il suo omonimo predecessore, attento alle questioni sociali. Ma un’altra ipotesi è che si tratti di un rimando a Frate Leone, che secondo la vulgata religiosa, è stato un amico carissimo di San Francesco, il nome che Jorge Bergoglio aveva scelto quando fu eletto pontefice.

Ottocento e Rinascimento

Correva l’anno 1823, Annibale della Genga salì al soglio di Pietro con il nome di Leone XII: sotto il suo pontificato ci fu il Giubileo del 1825, nello stesso anno dovette confrontarsi con la società segreta della Carboneria, con cui utilizzò il pugno duro: durante il Giubileo, ghigliottinò i due carbonari Angelo Targhini e Leonida Montanari in Piazza del Popolo a Roma.

Condividere.
© 2025 Mahalsa Italia. Tutti i diritti riservati.