Prandelli non se la prende con Spalletti dopo l’eliminazione dagli Europei: “So cosa vuol dire, 15 anni fa abbiamo fatto delle proposte: nessuno ha fatto nulla”

I problemi dell’Italia non si scoprono oggi, ma hanno radici molto più profonde: Cesare Prandelli non si nasconde quando parla della Nazionale, specialmente dopo l’eliminazione dagli Europei 2024 contro la Svizzera. Una ferita che fa ancora molto male a tutti i tifosi, scottati da una partita storta che ha intaccato il cammino della squadra guidata da Luciano Spalletti.

A margine della cerimonia della 28^ edizione del Premio Internazionale Fair Play Menarini a Fiesole, l’ex allenatore si è soffermato anche sui problemi degli Azzurri che sembrano essere una questione ricorrente, nonostante le gestioni che si sono susseguite negli ultimi anni e il cambio generazionale che ha stravolto tutto il gruppo.

Le stesse difficoltà da 15 anni

I discorsi dopo l’eliminazione spaziano tra diversi argomenti: la mancanza di giovani, poco carattere, le Primavere che non puntano più sui talenti locali e i ragazzi che si allontanano sempre di più da questo sport. Per Prandelli non c’è niente di nuovo in quello che l’opinione pubblica dice da quasi una settimana. Anzi, dopo aver ricevuto il premio l’ex commissario tecnico ha raccontato che durante il suo mandato (cominciato nel 2010 e concluso nel 2014) si discuteva delle stesse difficoltà.

Perché Gravina e Spalletti non si sono dimessi dopo il fallimento dell’Italia agli Europei

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Purtroppo non è mai stata trovata una soluzione: “La cosa che mi rimane sempre un po’ così è che diventiamo tutti grandi tifosi, esperti, quando arrivano i grandi eventi della Nazionale, ma durante le stagioni, durante i mesi dove c’è una programmazione, nessuno sa nulla. Stiamo discutendo di difficoltà, ma ne discutevamo anche 15 anni fa, abbiamo fatto delle proposte: nessuno ha fatto nulla… Adesso è il tempo di agire”.

Solidarietà a Spalletti

Prima di ogni disamina però l’ex allenatore ha voluto mostrare tutta la sua vicinanza a Luciano Spalletti, con il quale ha molta empatia: “Rivolgo un pensiero di grande solidarietà nei confronti di Luciano Spalletti, so cosa vuol dire“. A una settimana di distanza Prandelli ancora non si spiega cosa sia avvenuto ai giocatori dell’Italia per affrontare così male la partita contro la Svizzera: “È difficile dare un giudizio su giocatori che sono anche temperamentali, caratteriali, bisogna capire se sono arrivati con troppa responsabilità o se nel momento in cui sono andati sotto hanno pensato che non ce l’avrebbero fatta“.

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