Il cda della Consip sarebbe decaduto dopo uno scandalo all’interno della centrale di acquisto nazionale, partecipata del Mef: l’amministratore delegato Marco Mizzau si sarebbe rivolto ad alcune dipendenti con frasi sessiste. Ma le accuse non hanno trovato riscontro.

“La presidente Barbara Luisi e la consigliera di Consip Luisa D’Arcano si sono entrambe dimesse dai rispettivi incarichi per gli atteggiamenti sconvenienti dell’Ad Marco Mizzau. Facendo così automaticamente decadere il Cda della società (tre membri)”.

La notizia è stata inizialmente diffusa dal sito web ‘Sassate’, che però poi ha rimosso l’articolo. Il cda della Consip dunque sarebbe decaduto dopo le dimissioni della presidente, Barbara Luisi, e della consigliera, Luisa D’Arcano, e secondo le prime ricostruzioni avrebbero avuto un peso le accuse rivolte all’amministratore delegato Marco Mizzau, che avrebbe pronunciato frasi sessiste rivolgendosi a sue sottoposte. Sul sito ‘Sassate’ era comparso un post (che ora non si trova più online) dal titolo ‘Consip, ecco ciò che succede quando ci si affida a manager inesperti di servizio pubblico come Mizzau’, nel quale venivano attribuite all’amministratore delegato comportamenti e frasi sessiste verso lavoratrici e dirigenti. Nel testo però non venivano citate fonti.

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“Non posso sottostare all’operato di una dirigente che prende le proprie decisioni in base al flusso del suo ciclo mestruale”. E ancora: “Prepara il caffè altrimenti tu, donna, che ci stai a fare qui?”. Sarebbero di questo tenore le frasi che l’amministratore delegato della società Marco Mizzau – secondo quanto riportato dal blog ‘Sassate’ – avrebbe rivolto alle sue dipendenti.

Il Fatto Quotidiano ha scritto che all’interno di Consip era stata avviata un’istruttoria in cui erano state verbalizzate le testimonianze di 15 persone. L’istruttoria poi si sarebbe interrotta una volta sopraggiunte le dimissioni della presidente e della consigliera, che hanno fatto decadere l’intero consiglio di amministrazione e dunque anche Mizzau.

Secondo la ricostruzione del Corriere della sera e di Repubblica online, che citavano sempre il blog, l’amministratore delegato della centrale di acquisto nazionale, interamente partecipata dal ministero dell’Economia, avrebbe rivolto alle dipendenti frasi offensive. Episodi ripetuti – hanno scritto i quotidiani – che nelle ultime ore avrebbero spinto la presidente Barbara Luisi e la consigliera Luisa D’Arcano a dimettersi, facendo così decadere tutto il board, compreso il manager contestato, visto che il consiglio di amministrazione era composto dalle due dimissionarie e dallo stesso Mizzau.

Un mese fa – ricostruiscono i quotidiani – sempre il blog ‘Sassate’ aveva denunciato “il clima creatosi in Consip per i comportamenti ‘sessisti’ (ma soprattutto maleducati) di Mizzau nei confronti di una dirigente dell’azienda”. Negli scorsi giorni, sempre sullo stesso sito, era apparso un post che rilanciava le accuse anonime di alcune dipendenti.

“Il giovane manager, inesperto di società pubbliche e di ruoli così importanti – si legge nel post riportato da Repubbica – ‘scivola’ spesso in azienda in commenti fuori controllo nei confronti delle dirigenti donne”. Nessun commento da parte della partecipata del ministero dell’Economia.

Il diretto interessato, contattato poi dal Fatto Quotidiano, ha respinto tutte le accuse: “Da quando sono in Consip e in generale nella mia carriera, non ho mai mancato di rispetto ad alcun dipendente, sia uomo che donna. Ho un ottimo rapporto con tutto il personale”, ha detto. E a proposito del procedimento interno: “Niente di tutto quello che è emerso è vero, ho ricevuto in queste ore tanti messaggi di stima”.

Mizzau ha poi precisato a Fanpage.it che “Tutti i riferimenti in cui si adombra una condotta di ‘sessismo’ non trovano, né hanno trovato riscontro in nessun atto e/o provvedimento”.

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