Dopo una prima apertura di Trump verso la Cina, che mercoledì 23 aprile ha ridato fiato alle Borse, la Casa Bianca valuta di ridurre le tariffe sulle importazioni cinesi, in alcuni casi dimezzandole. «Avremo un accordo equo con la Cina», ha insistito il presidente americano, anche se il segretario al Tesoro Bessent avvertiva che Washington «non ha ancora parlato» con Pechino di dazi. Più tardi, in serata, Trump ha annunciato ai reporter nello studio Ovale che “c’è un contatto diretto tra Usa e Cina” per un accordo commerciale e che nel giro di due-tre settimane gli Usa stabiliranno i dazi per la Cina.

Cina: “Avviate trattative con Usa sui dazi? Notizie false»

A stretto giro, però, Pechino ha negato di aver avviato con gli Usa negoziati sul commercio, definendo “Informazioni false” i recenti messaggi americani secondo cui le parti stanno trattando e troveranno persino un accordo. “Per quanto a mia conoscenza, Cina e Stati Uniti non si sono consultati né hanno negoziati sulla questione dei dazi, né tantomeno hanno raggiunto un accordo”, ha detto il portavoce del ministero degli Esteri cinese Guo Jiakun, secondo i media statali. “Combatteremo, se necessario. Le nostre porte sono aperte, se gli Stati Uniti vogliono parlare. Dialogo e negoziazioni devono essere paritari, rispettosi e reciproci”, ha aggiunto Guo.

Ft: Trump esonera le case automobilistiche da alcuni dazi

Donald Trump intenderebbe inoltre esonerare le case automobilistiche da alcuni dei dazi più elevati che ha imposto. Lo riporta il Financial Times citando alcune fonti, secondo le quali il presidente intende escludere i componenti dalle tariffe imposte sulle importazioni dalla Cina per il fentanyl, ma anche da quelli sull’acciaio e l’alluminio. Le esenzioni lasceranno in vigore dazi al 25% su tutte le auto prodotte all’estero. Un altro 25%, che scatterà 3 marzo, resterà in atto per i componenti. Per le case automobilistiche l’esenzione è una vittoria e arriva dopo una intensa azione di lobbying.

Trump firma decreti per nuova stretta su università americane

Sul fronte interno, Trump ha affermato che gli “piacerebbe tenere Elon Musk a lungo” nel governo. Oltre alle misure drastiche di tagli e licenziamenti del cosiddetto Doge, il dipartimento che sovrintende all’amministrazione pubblica guidato da Musk (mentre crollano le vendite di auto elettriche della sua Tesla), Trump continua la sua crociata contro le università americane: mercoledì ha firmato un ordine esecutivo che incarica la sua amministrazione di far rispettare le leggi esistenti che obbligano gli atenei a dichiarare quando ricevono ingenti donazioni dall’estero. Il presidente ha firmato anche un secondo provvedimento per modificare il processo di accreditamento universitario, con l’obiettivo di far sì che si basi sul merito e sui risultati, piuttosto che sulla “ideologia woke”, come ha spiegato l’assistente della Casa Bianca Will Scharf nello Studio Ovale.

Trump, avrò diversi incontri a Roma

Donald Trump ha detto che avrà diversi incontri a Roma in occasione dei funerali del Papa, ma non ha voluto specificare con chi. “Sì, certo. Ho molti incontri in programma”, ha detto ai reporter nello studio Ovale. Quindi ha preannunciato che nella delegazione Usa ci saranno altre persone, oltre a lui e Melania, e si è detto convinto che sarà “una cerimonia bellissima”.

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