Pasquale D’Ascola è il nuovo primo presidente della Corte di Cassazione. A deciderlo il plenum straordinario del Csm, presieduto oggi dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nella sua veste di presidente del Consiglio superiore della magistratura. D’Ascola è stato nominato con 14 voti superando lo sfidante Stefano Mogini per un voto. Cinque gli astenuti (i capi di corte, il vicepresidente Pinelli e i due togati Fontana e Mirenda che avevano annunciato ieri la loro astensione). Determinante il voto del togato laico di Italia Viva Ernesto Carbone.

Mattarella: auspico trasparenza al di là divisioni

“Con questa ripresa dei lavori si apre l’ultima fase dell’attuale consiliatura, anche con il rinnovo ormai prossimo della composizione delle commissioni” ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al termine della seduta del plenum straordinario del Consiglio superiore della magistratura che ha eletto Pasquale D’Ascola nuovo primo presidente della Corte di Cassazione. “Auspico come sempre – ha sottolineato – che il Csm continui ad assicurare tempestività e trasparenza alle proprie decisioni. Siamo tutti consapevoli che queste devono essere fondate su criteri ed elementi di valutazione al di sopra di pregiudiziarie divisioni di parte”.

Mattarella: irrinunziabile autonomia giurisdizionale

La prima presidente uscente della Corte di Cassazione, Margherita Cassano, “ha interpretato l’irrinunziabile stato di autonomia e indipendenza della giurisdizione rispetto ad ogni altro potere nello spirito dei valori fondamentali della nostra Costituzione” ha aggiunto Mattarella al termine del plenum straordinario del Csm che ha eletto Pasquale D’Ascola nuovo presidente della Corte di Cassazione, ringraziando Cassano per il lavoro svolto.

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