Con il nuovo taglio dell’Irpef oltre 13 milioni di contribuenti riceveranno un aiuto medio di 210 euro. L’aumento delle pensioni minime non riguarderà solo gli over 70 e si tradurrà in 12 euro in più rispetto a quest’anno. Confermate le norme per le banche, mentre sugli affitti brevi l’aumento dell’aliquota riguarderà solo gli immobili locati attraverso le piattaforme. Sono solo alcune delle novità che emergono dal testo bollinato e dalla relazione tecnica della legge di bilancio. Ecco di seguito tutte le principali misure.
Irpef ridotta al ceto medio
La riduzione di due punti della seconda aliquota (dal 35% al 33%) per i redditi da 28mila a 50mila euro si tradurrà in un beneficio medio di circa 210 euro e interesserà 13,6 milioni di contribuenti, di cui 8,2 milioni con reddito prevalente da lavoro dipendente. Il beneficio sarà sterilizzato sopra i 200mila euro.
Pensioni minime aumentano di 12 euro
L’aumento delle pensioni minime riguarderà i pensionati in condizioni di disagio effettivo e non solo gli over 70: la platea è di circa 1,1 milioni di persone. L’aumento mensile è di 20 euro dal 2026, 12 in più rispetto a quest’anno. Viene prorogata Ape sociale, che secondo le stime nel 2026 potrebbe riguardare circa 24 mila persone. Niente proroga invece per Quota 103 e Opzione donna.
Più tasse sugli affitti brevi
Cambia la misura sugli affitti brevi: la cedolare secca non salirà al 26% – restando al al 21% – se la casa viene affittata senza intermediazione immobiliare o tramite soggetti che gestiscono portali telematici. Nella relazione tecnica si stima che il 90% degli immobili assoggettati alla cedolare secca del 21% continuerà ad avvalersi delle piattaforme anche dopo l’innalzamento al 26%. E’ previsto un incasso a regime di 102,4 milioni annui dal 2028.
Banche, sale l’Irap
Il contributo di banche e assicurazioni sarà di 10 miliardi in 3 anni. Per gli istituti di credito confermati l’aumento di due punti dell’Irap, lo slittamento delle Dta e la possibilità di attingere alle riserve con aliquote ridotte nei primi due anni. Subiscono delle modifiche la norma sugli interessi passivi (con un meccanismo graduale che passa dal 96% al 99%) e quella sulle svalutazioni sui crediti.