Nella seduta di martedì 23 aprile la Camera ha approvato il disegno di legge di conversione in legge, con modificazioni, del decreto legge 25/2025 recante disposizioni urgenti in materia di reclutamento e funzionalità delle pubbliche amministrazioni, nel testo delle Commissioni, comprensivo dell’errata corrige, sul quale il Governo aveva posto la fiducia che è stata approvata con 188 voti favorevoli e 87 voti contrari. Alla fine i voti a favore sono stati 141, 71 i contrari e 2 gli astenuti. Il provvedimento passa all’esame del Senato. Deve essere convertito in legge entro il 13 maggio.

La riforma della Pubblica amministrazione passata alla Camera è un provvedimento apparentemente tecnico, ma capace di ridisegnare l’architettura della Pubblica Amministrazione, intervenendo su nodi strutturali quali il reclutamento alle graduatorie, la mobilità, le stabilizzazioni, il rafforzamento della governance sul reclutamento tramite la Commissione Ripam alla quale è affidato il coordinamento e lo svolgimento delle procedure concorsuali. Con i suoi 22 articoli il provvedimento si inserisce nel solco delle riforme strutturali richieste dal Pnrr. Tra le soluzioni previste, l’istituzione del social media e digital manager nelle pubbliche amministrazioni, nuove assunzioni all’Agenzia per la cybersecurity, ai Comuni due mesi in più di tempo, fino al 30 giugno 2025, per le delibere sulle tariffe della Tassa per lo smaltimento dei rifiuti (Tari).

Enti locali: passo in avanti per superare la disparità in busta paga con le amministrazioni centrali

Una particolare attenzione è stata riservata alla funzionalità degli Enti locali, dove, fra l’altro, si fa un concreto passo in avanti per superare una storica disparità in busta paga con le amministrazioni centrali. E questo grazie al via libera per l’aumento del salario accessorio.

Tra le novità anche la misura che consente a Regioni, Province, Città Metropolitane ed Enti locali di assumere, con contratto a tempo determinato, diplomati provenienti dagli Istituti Tecnici Superiori (ITS Academy), in qualità di funzionari. Un intervento che mira da un lato ad attrarre nuove generazioni verso il settore pubblico e, dall’altro, a dotare le amministrazioni di competenze tecniche qualificate.

Portale Inpa passaggio obbligato per i concorsi pubblici

Il portale Inpa diventa il passaggio obbligato per tutti i concorsi pubblici. Le pubbliche amministrazioni sono obbligate ad assorbire almeno il 15% del personale in comando da oltre 12 mesi, entro il limite delle proprie facoltà di assunzioni. A partire dal 31 dicembre 2025, i contratti per personale in comando non trasformati in assunzione cessano automaticamente, senza proroghe, e non potranno essere riattivati per almeno 18 mesi. Queste misure avrebbero l’obiettivo di contrastare il precariato nella P.a.

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