In una girandola di telefonate, dichiarazioni e incontri bilaterali, ieri si è parlato più volte di “dialogo” sull’Ucraina, mentre continuavano a cadere bombe, persino sugli ospedali. Sono in tanti a muovere fili sperando di tessere tele. Seminano oggi sperando di raccogliere i frutti in autunno o inverno quando la controffensiva ucraina, in un modo o nell’altro, potrebbe forzare le parti a sedere attorno a un tavolo.