La chiamano la scatola nera della vita: quei primi giorni dopo la fecondazione della cui biologia sappiamo poco o nulla e in cui si perde circa un embrione su due. Osservare cosa accade direttamente nell’utero è impossibile. Per poter mettere degli embrioni umani sotto alla lente di un microscopio gli scienziati li hanno allora creati in laboratorio.
Su Nature ieri un’équipe israeliana dell’Istituto scientifico Weizmann a Rehovot ha pubblicato il suo esperimento: non il primo della serie (i rivali di Cambridge avevano annunciato un risultato simile a giugno) ma pur sempre importante.