La mossa estrema del Cremlino nel tentativo di dividere la Nato

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L’ultima minaccia. Vladimir Putin sente il peso del conflitto, che divora le risorse militari della Russia senza dare risultati sul campo: un inverno di sanguinosi attacchi non ha modificato la linea del fronte. E così sposta sulla scacchiera l’unica pedina che ancora testimonia la sua forza, schierando le armi nucleari in Bielorussia. Una mossa estrema, che riporta gli equilibri del terrore indietro al 1990, quando con il crollo dell’Urss l’arsenale atomico venne completamente rimpatriato all’interno dei confini di Mosca.

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