BERLINO – Per tre mesi, Joanna Parnieska non ne ha parlato. Non è riuscita a raccontare gli orrendi soprusi che ha subito. Da quando è uscita allo scoperto la Polonia è sconvolta. E per le strade di Cracovia si sono riversati nei giorni scorsi miriadi di manifestanti per protestare contro la brutalità della polizia. Donald Tusk, capo dell’opposizione ed ex premier ha condannato “l’umiliazione subita da Joanna”; l’europarlamentare Robert Biedron ha parlato di una “caccia alle streghe”.