Dalla proroga per la sperimentazione in campo delle produzioni ottenute tramite Tecniche di evoluzione assistita (Tea), alla partenza di Granaio Italia, passando per un cospicuo tesoretto di risorse a sostegno delle filiere. È poderoso il pacchetto di novità introdotte tramite emendamenti al – già ricco – Dl Agricoltura, in sede di conversione al Senato. Incassato – tramite il meccanismo della fiducia richiesto dal Governo – il via libera dall’Aula di Palazzo Madama, il provvedimento passa ora alla Camera, per essere licenziato entro il 14 luglio.
Ma esaminiamo le novità nel dettaglio.

Proroga per la sperimentazione in campo delle Tea

Una novità “vitale” per il futuro dell’agricoltura. Così Assosementi ha definito la svolta impressa alle Tea con l’emendamento a firma dei senatori Luca De Carlo e Giorgio Maria Bergesio (rispettivamente presidente e vice-presidente della Commissione Agricoltura), che proroga di 12 mesi le sperimentazioni in campo delle produzioni ottenute tramite Tecniche di evoluzione assistita, finalizzate a testare prodotti con migliorate caratteristiche nutrizionali e qualitative.

Lo slittamento dei termini a fine dicembre 2025, deriva dalla necessità di superare l’impasse creatosi in sede Ue: calcolando i tempi di formazione della nuova Commissione Europea e di ripresa dell’attività parlamentare, l’approvazione della proposta di regolamento che apre la strada alle Tea non avverrà prima di fine anno. Il rischio, dunque, era uno stallo delle semine. Ma la ricerca non può fermarsi, perché il tema della sperimentazione su prodotti con caratteristiche nutrizionali e qualitative migliorate, è uno dei temi più sensibili in agenda, in epoca di climate change e di sostenibilità. «Gli esperimenti condotti finora in laboratorio stanno dando risultati eccellenti – commenta il senatore De Carlo, che è anche relatore del provvedimento – e le possibilità che si aprono sono molteplici: dai pomodori con più vitamina D, al frumento idoneo per i celiaci, fino ad agrumi con maggior contenuto di antiossidanti», spiega.

Monitoraggio con Granaio Italia

Dopo vino, olio e latte, anche i cereali avranno il loro sistema di monitoraggio. Nel 2025 partirà infatti Granaio Italia, sistema di controllo delle produzioni cerealicole del ministero dell’Agricoltura. Tutte le aziende agricole, le cooperative, i consorzi, le imprese commerciali e di importazione, nonché quelle di prima trasformazione che acquisiscono e vendono, saranno tenute a comunicare obbligatoriamente, tramite apposito registro telematico istituito sul sistema informativo Sian del dicastero Lollobrigida, il volume totale delle operazioni effettuate trimestralmente.

Le modalità di dettaglio saranno stabilite da un decreto emanato sessanta giorni dopo l’entrata in vigore della legge.

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