Creare l’assenza. Si rifà a una vecchia regola aurea molto in voga soprattutto tra i vignerons bordolesi che, in questo modo, sono riusciti nel tempo a spuntare quotazioni da capogiro per le proprie etichette, il produttore di Prosecco e di Amarone da collezione Giancarlo Aneri.
Come i bordolesi frazionano le proprie forniture agli importatori sui diversi mercati internazionali dando loro in gestione sempre meno bottiglie di anno in anno così Giancarlo Aneri centellina le proprie Magnum di Amarone (prodotto solo nelle annate migliori) solo ed esclusivamente per eventi clou nei quali si riuniscono attorno alla tavola capi di Stato e di Governo o esponenti dello star system internazionale.
Il tutto tenendosi rigorosamente lontano dal mass market. «L’ultima decisione rilevante – spiega Giancarlo Aneri – è stata quella di ritirare il mio Amarone dal mercato tradizionale. Prima si poteva trovare su alcune famose piattaforme di commercio on line ora non più. Adesso solo grandi accordi di regalistica con grandi gruppi, poi alberghi e ristoranti esclusivi e vendita diretta attraverso il contatto diretto con il potenziale acquirente».
Aneri ha un accordo con un primario gruppo internazionale del credito che compra ogni anno metà della produzione di 18mila bottiglie per regalarle ai propri clienti Top. Esclusivo è anche l’accordo con Msc Crociere che presenta l’Amarone Aneri nella carta dei vini dei propri ristoranti Premium. E una serie di accordi annuali sono in vigore con gruppi di prima fila del made in Italy che non vogliono essere citati. «D’altro canto – aggiunge Giancarlo Aneri – come si fa ad accreditare come esclusivo un prodotto che si può trovare su siti molto popolari, nell’enoteca all’angolo o addirittura nel supermercato sotto casa?».
Ma questo è solo il vertice della piramide. L’Amarone è infatti il prodotto Top di Giancarlo Aneri, una produzione che, complessivamente, si attesta sulle 600mila bottiglie l’anno: 18mila di Amarone, 40mila di Pinot Nero e Pinot Bianco del Trentino e, soprattutto, Prosecco, circa 540mila bottiglie divise tra Docg di Conegliano e Valdobbiadene (350mila) e il resto Prosecco Doc.