“Perdi l’appetito, perdi peso e  forza alle mani e alle gambe, dolori terribili ti fanno venire voglia  di non alzarti più dal letto. La febbre fa sudare e sudare”.

Sono le testimonianze raccolte in un reportage di ‘Girón’,  organo di stampa della provincia di Matanzas a Cuba, che descrivono i sintomi di quella che inizialmente era stata inquadrata nell’area come un’epidemia virale misteriosa

A distanza di diversi giorni da quando i sintomi hanno cominciato a colpire un numero significativamente elevato di persone, il media cubano torna a fare il punto della situazione, spiegando che si sta fronteggiando un complesso scenario epidemiologico associato ad arbovirus.

A Cárdenas, una delle città  epicentro, è in corso un’attività intensiva che include la mappatura completa dei rischi, i consigli alla popolazione e disinfestazioni a tappeto. La situazione di Cárdenas, si chiarisce, rientra nel quadro epidemiologico che sta caratterizzando la provincia di Matanzas, dove le autorità sanitarie stanno dando la priorità al controllo della Dengue, per via del suo potenziale di gravità, anche se riconoscono la circolazione simultanea anche di Chikungunya e in misura minore di altre arbovirosi (come Oropouche).

La strategia, come spiegato dagli  esperti, prevede la mobilitazione di tutti gli organismi a più livelli e coinvolge la popolazione in una campagna che punta a contrastare non solo la zanzara vettore, riporta la testata, ma anche a creare un ambiente più sano per prevenire altri contagi e malattie. 

Dopo la mappatura dei rischi, sono state avviate disinfestazioni nelle zone colpite e sanificazioni. Si è lavorato anche sulla capacità di  risposta a livello ospedaliero, con particolare attenzione alla disponibilità dei posti letto e a misure per garantire il ricovero immediato dei pazienti

Il governo cubano ha confermato l’aumento di un virus trasmesso dalle  punture di zanzara nella provincia, sede di una delle mete turistiche  più visitate dell’isola. Un virus che è tornato a far sentire la sua  presenza dopo diverso tempo: in una nota statale, infatti, si spiega  che non si segnalavano casi di Chikungunya nell’area dal 2015, ma che  in questo momento l’arbovirus si è diffuso nella regione, causando diversi ricoveri. Le autorità sanitarie cubane hanno però negato che i servizi sanitari siano al collasso per via della situazione, né che ci sia un’allerta sanitaria al riguardo.

Sempre secondo la stampa locale, da luglio “sono  stati identificati a Matanzas casi febbrili risultati positivi alla  Chikungunya”. Lo stesso si legge su ‘Granma’, organo ufficiale del  comitato centrale del partito comunista di Cuba: da un lato viene  segnalata la “febbre Dengue, endemica nel Paese, e il virus Oropouche, introdotto lo scorso anno e la cui trasmissione continua in diverse  aree”. E, a complicare la situazione, a luglio, si legge, “è stata  confermata l’introduzione del virus Chikungunya nella provincia di  Matanzas”.        

Le autorità cubane affermano che, in seguito alle conferme, “sono  state dispiegate intense azioni di controllo dei vettori nella  provincia di Matanzas“. Questa settimana, poi, altri resoconti dalle aree colpite evidenziavano in generale “un notevole aumento dei casi  di infezioni virali trasmesse dalla zanzara Aedes aegypti,  principalmente Chikungunya e Dengue”. 

Gli stessi Cdc statunitensi  (Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie) avevano  diramato a fine settembre un alert di livello 2 per i viaggiatori in  relazione all’epidemia di Chikungunya in corso a Cuba, invitando ad  adottare “precauzioni rafforzate”.

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