La scelta della continuità sarebbe John Swinney, ex numero due del partito, un veterano della politica scozzese molto rispettato. Spetterebbe a lui traghettare il partito e il Governo verso nuove elezioni.

Yousaf, eletto poco più di un anno fa, primo premier musulmano dell’Europa occidentale, non ha avuto vita facile nel suo anno al potere. Considerato il “delfino” della Sturgeon, la popolarissima leader che ha dominato la politica scozzese degli ultimi due decenni, è stato suo malgrado coinvolto nello scandalo che ha travolto l’ex premier e suo marito.

La polizia scozzese ha formalmente incriminato Peter Murrell, a lungo amministratore delegato dell’Snp, accusandolo di appropriazione indebita per avere sottratto fondi destinati alla campagna elettorale per un secondo referendum sull’indipendenza. Anche la Sturgeon era stata clamorosamente arrestata e interrogata, ma poi rilasciata senza alcuna accusa.

Lo scandalo non coinvolge direttamente Yousaf, ma ha fortemente danneggiato il partito, che secondo i sondaggi ha perso consensi ed è ora in un testa a testa con i laburisti. Nel suo discorso di addio lunedì il premier ha ribadito la sua convinzione che l’Snp porterà la Scozia all’indipendenza dal Regno Unito.

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