La Nasa in affanno nella corsa alla Luna non intende cedere il passo alla concorrenza cinese e, per rimediare ai ritardi della compagnia SpaceX di Elon Musk, intende aprire un bando che potrebbe suscitare anche l’interesse del suo più diretto rivale, Jeff Bezos con Blue Origin.
Lo ha detto a Fox News l’amministratore ad interim dell’agenzia spaziale statunitense, Sean Duffy, che ha anche pubblicato parte dell’intervista sulla piattaforma X.
“Avremo una gara spaziale tra aziende americane per vedere chi riuscirà effettivamente a riportarci sulla Luna per prima”, ha dichiarato Duffy.
“SpaceX ha il contratto per costruire l’HLS (Human Landing System, ndr), che porterà gli astronauti americani sulla Luna con Artemis III. Ma la concorrenza e l’innovazione sono le chiavi del nostro predominio nello spazio, quindi stiamo aprendo la produzione dell’HLS a Blue Origin e ad altre grandi aziende americane”.
Duffy ha poi aggiunto: “Adoro SpaceX, è un’azienda straordinaria. Il problema è che sono in ritardo. Hanno posticipato le scadenze e siamo in competizione con la Cina. Il presidente e io vogliamo arrivare sulla Luna durante il mandato di questo presidente, quindi aprirò la gara”.
Cosa sta facendo la Cina?
Nel 2023 la China Manned Space Agency (CMSA) ha confermato ufficialmente il piano per realizzare il primo allunaggio umano entro il 2030.
Il progetto prevede lo sviluppo di un razzo vettore pesante Long March 10, una navicella di nuova generazione per il trasporto umano, un lander lunare denominato “Lanyue”, oltre a tute e rover progettati per operazioni di superficie.
Negli ultimi mesi, la Cina ha condotto diversi test di discesa e decollo simulati in un centro sperimentale nella provincia di Hebei, confermando progressi tecnici. Secondo quanto riportato dal portale governativo english.gov.cn, i test hanno dimostrato la fattibilità del sistema di atterraggio e decollo da un corpo extraterrestre.
Prototipo di lander lunare con equipaggio durante un test nella contea di Huailai (www.gov.cn)
21/10/2025
Parallelamente, la serie di missioni robotiche Chang’e ha già consolidato la presenza cinese sulla Luna. L’ultima, Chang’e 6, ha portato a termine con successo la raccolta e il rientro di campioni dalla faccia nascosta della Luna, un primato mondiale che testimonia l’avanzato livello tecnologico raggiunto dal programma lunare cinese.