Dal nostro corrispondente

NEW DELHI – Il tentativo dei partiti di opposizione di mettere in stato d’accusa il presidente sudcoreano Yoon Suk Yeol pare destinato al fallimento dopo che i parlamentari del People Power Party (Ppp), lo schieramento conservatore di cui fa parte Yoon, contrariamente a quanto annunciato nei giorni scorsi, stanno boicottando il voto. La Costituzione stabilisce che una mozione di impeachment debba essere approvata da almeno 200 deputati, due terzi del totale. L’opposizione può contare solo sui suoi 192 parlamentari più gli unici tre del People Power Party che hanno avuto il coraggio di andare contro la linea del proprio partito.

La decisione di boicottare il voto è giunta dopo che ieri era apparso chiaro che una parte dei parlamentari conservatori, tra cui lo stesso leader del Ppp, avrebbero approfittato del voto segreto per schierarsi con l’opposizione, sospendere il presidente e farlo giudicare per aver proclamato la legge marziale e aver tentato, con l’aiuto dell’esercito, di impedire al Parlamento di svolgere le sue funzioni. Abbandonando l’aula, la maggioranza di parlamentari del People Power Party fedeli a Yoon, ha costretto i potenziali franchi tiratori a uscire allo scoperto, restando soli nella loro parte dell’emiciclo, o rinunciando. Messi di fronte all’alternativa, sono usciti tutti tranne uno, a cui si sono aggiunti altri due deputati che hanno fatto ritorno in aula tra gli applausi dell’opposizione. Uno dei due ha dichiarato di aver comunque votato contro la mozione. L’opposizione sta ritardando le operazioni di voto nella speranza che qualche altro parlamentare del Ppp cambi idea e rientri in aula.

Di fronte allo spettacolo del boicottaggio da parte del partito del presidente, il capogruppo del Democratic Party Park Chan-dae ha preso la parola e ha letto uno per uno tutti i nomi del deputati che hanno abbandonato l’aula, sfidandoli a rientrare. In passato le procedure per l’impeachment di un presidente – è successo nel 2016 – hanno richiesto tempo. In caso di fallimento, l’opposizione sembra orientata a tentare una seconda volta, forse già mercoledì.

Che la giornata si stesse mettendo male per il Democratic Party è apparso chiaro prima ancora che le operazioni di voto sull’impeachment prendessero il via, quando una mozione per avviare un’indagine sulla first lady è fallita, raccogliendo solo 198 voti sui 200 necessari. Kim Keon Hee è sospettata, tra le altre cose, di aver manipolato l’andamento di alcuni titoli di Borsa. Secondo diversi osservatori, quando martedì scorso Yoon ha dichiarato la legge marziale, stava anche cercando di impedire che la moglie venisse indagata.

Condividere.
Exit mobile version