Sono salite a 50 le figure che rivoluzioneranno la classificazione del personale del contratto del settore trasporto merci, logistica e spedizioni: è un lungo elenco che comprende sia i profili nuovi, portati dall’intelligenza artificiale e più in generale dall’evoluzione tecnologica, sia quelli da aggiornare.

Il settore è tra i più impattati dalle innovazioni e anche tra i più sensibili a recepirle, come avvenne nell’accordo del 2018 con l’introduzione della figura del rider e nel contratto precedente con quella del driver.

Per spiegarsi meglio con questa tornata contrattuale la dattilografa (ancora presente nel sistema di classificazione) uscirà di scena, mentre gli addetti alla gestione delle casse in contanti avranno una nuova definizione, dato che i pagamenti avvengono in larga misura attraverso i canali digitali. Tra le new entry ci sono invece data scientist, cybersecurity analyst solo per citare qualche esempio, come ci racconta Michele De Rose, segretario nazionale della Filt Cgil, al termine dell’incontro con la rappresentanza datoriale, formata da 24 associazioni di categoria (da Anita a Confetra, Conftrasporto, fino agli artigiani e alle 3 centrali cooperative).

L’agenda del negoziato

Il negoziato per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro trasporto merci, logistica e spedizioni, che interessa oltre un milione di lavoratori, avanza verso la meta che i sindacati auspicano possa essere raggiunta verso l’estate. L’agenda, confermata nell’incontro di ieri, per ora prevede una serie di incontri fino a luglio e, come dice il segretario generale della Fit Cisl, Salvatore Pellecchia, si sta andando verso «un’accelerazione per giungere a una rapida e positiva conclusione con soddisfazione di tutte le parti. Il comparto della logistica riveste un ruolo strategico per il Paese e per l’economia nazionale. In questa tornata di rinnovo contrattuale stiamo lavorando per definire elementi migliorativi dal punto di vista economico e normativo, puntando ad una rivalutazione dei salari che hanno perduto potere d’acquisto a causa delle politiche monetarie della Ue e del conseguente aumento dei prezzi, senza tralasciare l’aggiornamento della parte normativa, con particolare attenzione alle misure su formazione, salute e sicurezza, sostegno alla genitorialità e work life balance».

Orario e allargamento dei diritti

Se guardiamo ai prossimi incontri, il 16 maggio si parlerà di orario di lavoro sia per il personale viaggiante che non viaggiante: la discussione verterà sulla compensazione del disagio per i turni attraverso una riduzione dell’orario a parità di salario, ma anche sull’uso della leva della formazione durante l’orario di lavoro per arrivare ugualmente a una riduzione dell’orario sempre a parità di salario. Per favorire la conciliazione vita lavoro i sindacati metteranno sul tavolo anche tre giornate di permesso annuo retribuito, in aggiunta a quelle già previste. Il 30 maggio le parti affronteranno l’ampio capitolo dell’allargamento dei diritti, mentre sugli altri incontri non è ancora stato definito l’ordine del giorno. Certamente la clausola sociale viene considerata dai rappresentanti dei lavoratori uno dei temi più importanti, con la richiesta dell’estensione a tutti i lavoratori delle tutele normative ed economiche, previste dall’articolo 42 del contratto, in caso di cambio di appalto, a partire dalla continuità contrattuale.

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