Ai microfoni di Fanpage.it, il senatore di Forza Italia e amministratore delegato del Monza Adriano Galliani esprime la sua contrarietà all’ipotesi di riforma del governo Meloni, che prevede la costituzione di un’agenzia esterna per controllare i bilanci delle squadre sportive professionistiche.

di Marco Billeci e Luca Pons

Anche Adriano Galliani prende posizione contro la riforma del calcio proposta dal ministro dello Sport Andrea Abodi: “Siamo tutti assolutamente contrari, siamo per l’autonomia dello sport, che deve essere separato dalla politica”, ha detto il senatore di Forza Italia e ad del Monza parlando a Fanpage.it.

All’inizio della settimana ha creato agitazione nel mondo del calcio la notizia che in Consiglio dei ministri, lunedì stesso, sarebbe arrivata una norma per modificare i controlli fiscali sulle società professionistiche di calcio e di basket. L’idea del ministro Abodi sarebbe quella di creare un nuovo ente, chiamato Agenzia per la vigilanza economica e finanziaria delle società sportive professionistiche. A pagarlo – con un costo di circa 2,5 milioni di euro all’anno – sarebbero gli stessi club, e la sua autorità verrebbe anche prima del Covisoc, l’organo indipendente della Federcalcio.

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Il timore per le società calcistiche nasce dal fatto che si tratterebbe di un’agenzia governativa, di fatto, che eserciterebbe il suo controllo sui bilanci delle squadre. Come ha detto Adriano Galliani a Fanpage.it: “Non è una questione di preoccupazione. Abbiamo votato tutti all’unanimità che siamo assolutamente contrari e siamo evidentemente per l’autonomia dello sport, che deve essere separato dalla politica”. E sul perché il governo abbia lanciato un’iniziativa simile: “Questa è una domanda che va fatta a chi l’ha pensata, non a me”.

Si è schierato nettamente contro la riforma il presidente del Coni Giovanni Malagò. La Figc aveva convocato una riunione urgente proprio lunedì, quando la riforma avrebbe dovuto arrivare sul tavolo del Consiglio dei ministri. Qui è arrivato il voto citato da Galliani. Il governo, di fronte al clamore suscitato, ha deciso di rinviare la proposta per poterla discutere e modificare ancora.

Galliani ha anche chiarito che il problema non sarebbe quello di avere un ente terzo a vigilare sui bilanci. Il problema è che questo soggetto sia sotto l’autorità dell’esecutivo: “Non è un controllo esterno, è un controllo del governo, è una cosa diversa”, ha sottolineato. In caso di approvazione poi la riforma del governo Meloni dovrebbe anche ricevere il giudizio delle autorità sportive internazionali: sia la Fifa che la Uefa prevedono dei paletti ben precisi per quanto riguarda l’influenza dei governi sul mondo del calcio.

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