Jimmy Connors non crede affatto alla sincerità di Novak Djokovic, secondo il campione statunitense dietro le dichiarazioni del serbo c’è dell’altro: “È psicologia inversa”. E spiega perché Djokovic lo farebbe.
Novak Djokovic è impegnato al torneo di tennis delle Olimpiadi di Parigi, dove cerca di mettere in bacheca quella medaglia d’oro che è l’unica cosa che gli manca in una carriera con pochi eguali nella storia di questo sport. Il 37enne campione serbo – recordman di Slam vinti a quota 24 – vanta infatti solo un bronzo a Pechino 2008. Nel torneo olimpico che si sta giocando sui campi del Roland Garros, Djokovic è nei quarti di finale, dove affronterà Tsitsipas. Intanto, qualche giorno fa, Jimmy Connors ha ammesso di essere rimasto molto sorpreso da alcune dichiarazioni di Nole, facendo intuire che secondo lui non pensava esattamente quello e forse pensava in quel modo di prendersi dei vantaggi sugli avversari: “Psicologia inversa“.
Le dichiarazioni di Djokovic dopo la sconfitta con Alcaraz a Wimbledon
Tutto è nato dopo la finale persa a Wimbledon da Djokovic contro Alcaraz, un match dominato dallo spagnolo, impostosi agevolmente in tre set. Il serbo non era certamente al meglio, reduce dall’intervento al menisco, e tuttavia ci si sarebbe aspettata una maggiore resistenza da parte dell’ex numero uno al mondo, che nella conferenza post partita ha dichiarato la sua impotenza di fronte alle nuove leve del tennis mondiale.
La delusione di Novak Djokovic durante la finale persa con Alcaraz a Wimbledon
“Essere in grado di raggiungere la finale di Wimbledon dà una grande spinta di fiducia – ha detto Djokovic – ma sento anche che in uno scontro con il miglior giocatore del mondo in questo momento – a parte Sinner, entrambi sono i migliori quest’anno di gran lunga – sento di non essere a quel livello. Per avere davvero la possibilità di battere questi ragazzi nelle fasi finali del Grande Slam o alle Olimpiadi, credo che dovrò giocare molto meglio. Ci lavorerò. Non è qualcosa che non ho mai sperimentato prima nella mia vita. Di fronte alle avversità, di solito mi rialzo, imparo e divento più forte“.
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Connors non gli crede: “È psicologia inversa”. Ecco perché Djokovic lo avrebbe detto
Parole che non hanno convinto affatto il buon vecchio Connors. L’ex campione statunitense – che di tornei del Grande Slam ne ha vinti 8 – si è detto molto sorpreso di quelle dichiarazioni, ipotizzando che dietro possa esserci tutt’altro: “Io non lo ammetterei mai. Penso che direi che farei di tutto per cercare di restare lì e competere con loro. Ed essere il più bravo possibile per eguagliarli, invece di dire che non sono al loro livello“.
Jimmy Connors oggi a 71 anni
Ecco allora balenare il sospetto: “A volte parliamo della fiducia e dell’aspetto mentale, e contro un Sinner o un Alcaraz, dire beh, non sono al tuo livello, forse è psicologia inversa che sta buttando lì… allora se vinco, sono sovrumano!“. Insomma, secondo Connors, Djokovic non l’avrebbe raccontata giusta, o per prendersi un vantaggio psicologico nei confronti dei suoi giovani avversari o per ‘gonfiare’ sue eventuali vittorie.