Per sostenere la natalità e contrastare il declino demografico per Confindustria c’è «l’assoluta necessità» di interventi «complessivi e strutturali» a sostegno di giovani coppie e famiglie con figli piuttosto che misure di sostegno al reddito temporanee. È la posizione espressa nell’audizione in Commissione Lavoro della Camera sul congedo parentale. Confindustria è contraria a obblighi rigidi e periodi lunghi imposti per i padri, concorda invece con misure volontarie, incentivi e soluzioni flessibili, per mantenere l’equilibrio tra tutela familiare, sostenibilità economica e organizzazione aziendale.
È sproporzionata la sostituzione delle sanzioni amministrative con sanzioni penali per chi ostacola il congedo del padre lavoratore, mentre ha un senso per tutelare la madre lavoratrice. Le imprese sono favorevoli ad un miglioramento della disciplina del congedo per la malattia dei figli fino a 3 anni, non condivide invece l’estensione per i figli tra 3 e 8 anni, perché tali assenze non sono soggetti a controlli e potrebbero generare abusi o difficoltà organizzative. Bene gli incentivi per l’uso del congedo facoltativo e le misure che favoriscano il rientro delle madri al lavoro. Bene anche gli incentivi alle assunzioni in sostituzione durante la maternità. Confindustria propone di consentire affiancamenti e in questo caso allentare i vincoli sui contratti a termine. È auspicabile anche destinare risorse per dedurre dal reddito familiare i costi per l’assistenza ai figli o le somme rimborsate dal datore di lavoro.