Il campione di tennis è a Melbourne, dove difenderà il titolo conquistato nel 2024. Il ricordo doloroso per la zia che non c’è più lo accompagna verso lo Slam: “Potevo parlarle di qualunque cosa, era molto bello”.

Jannik Sinner è in Australia, il match di esibizione a scopo benefico contro Alexey Popyrin scandisce il conto alla rovescia dell’Open che dall’altra parte del mondo giocherà da campione in carica. Lo Slam è il primo vero, importante impegno della stagione per il numero uno al mondo del tennis che proverà, ancora una volta, a non lasciarsi distrarre da tutto quanto gli gira intorno: a cominciare dalle provocazioni ossessive di Kyrgios, che alimenta a pie’ sospinto, a colpi di post avvelenati, il clamore mediatico sul caso Clostebol e l’attesa per il verdetto della Wada.

Il campione alto-atesino ha ingoiato il boccone amaro dell’appello presentato dall’Agenzia antidoping ma non lo ha metabolizzato, consapevole che può accadere di tutto. E, suo malgrado, ha dovuto e deve conviverci almeno fino a quando non ci sarà la sentenza. S’è chiuso dentro il suo cerchio magico di staff e collaboratori, di persone care che costituiscono il piccolo mondo antico che è rete di protezione e luogo prediletto del cuore. Quest’anno, però, è stato diverso.

Il Natale passato in famiglia non è stato come altri precedenti, qualcosa lo ha turbato. Nell’intervista concessa agli organizzatori dell’Australian Open ha confessato, mentre è in auto e si reca al campo d’allenamento, le sensazioni provate per la mancanza di una delle persone a cui teneva di più.

Il cenone di Capodanno di Jannik Sinner a Monte Carlo: festa con i suoi amici dello sport italiano

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Il Natale triste in famiglia dopo la morte della zia

“È sempre molto bello trascorrere il Natale a casa con la famiglia – ha spiegato Sinner nel colloquio con il car journey – ma quest’anno è stato molto diverso per me a causa della morte di mia zia”. A Margith Rauchegger (si chiamava così la sorella della madre) aveva dedicato un pensiero dopo la conquista dell’US Open. Con un bacio e uno sguardo rivolti al cielo volle renderle omaggio anche in occasione del successo contro Jarry nel torneo di Pechino.

La confessione dolorosa gli permette di affrontare con molta discrezione anche la vicenda doping che ha allungato un po’ di ombre sul suo 2024 eccezionale, nonostante l’ITIA (International Tennis Integrity Agency) lo abbia scagionato del tutto sostenendo che la contaminazione contestata fosse involontaria perché non aveva “alcuna colpa o negligenza” per le violazioni rilevate a Indian Wells.

Il rapporto speciale tra Sinner e la sorella della madre

“È stato diverso, molto strano… per certi versi direi anche un po’ logorante – ha aggiunto – perché la vita a volte ti regala cose positive, altre volte invece è dura. Sono molto legato alla mia famiglia, a tutte le persone che mi sono vicino e a quelle che si fidano di me. Ecco perché anche a causa della vicenda iniziata l’anno scorso e dalla quale ancora non sono uscito cerco sempre di circondarmi di persone affidabili. E mia zia sicuramente era una di queste, la ricorderò per sempre dentro di me”.

Anche molto di più a giudicare dall’espressione del viso che fa e dal velo di tristezza negli occhi nel rammentare il tipo di rapporto che aveva instaurato con la donna. “Potevo parlarle di qualunque cosa, era molto bello. Credo che essere a proprio agio con le persone che ci sono vicino è molto più importante di vincere i tornei”.

La scaramanzia e il nome impreso nella Rod Laver Arena

Il conducente gli riesce a strappare un piccolo sorriso quando gli parla di scaramanzia e rituali ai quali tutti i tennisti, Jannik Sinner compreso (che a fine 2024, in occasione del Capodanno, ha pubblicato lo stesso video di fine 2023), non intendono rinunciare. “Ho la stessa stanza d’hotel dello scorso anno”. Ironia che diventano soddisfazione e orgoglio poco dopo. Al Melbourne Park nel tunnel d’ingresso della Rod Laver Arena c’è impresso anche il suo nome: “Bello essere di nuovo qui e vedere tutti i nomi dei campioni… non male”. Magari, lo scriverà di nuovo.

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