Tutto ha inizio due anni fa, quando la società belga di investimento Cobepa acquisisce la maggioranza di Salice, storica azienda di Novedrate specializzata nella produzione di cerniere e accessori per mobili, fondata nel 1926 a Cantù da Arturo Salice e cresciuta nel tempo fino a diventare un gruppo da 210 milioni di euro (nel 2023), con circa mille dipendenti, tre sedi produttive in Italia e 12 filiali estere.

Obiettivo, raddoppio dei ricavi

Il piano industriale varato dalla nuova governance del gruppo si propone obiettivi ambiziosi, ovvero il raddoppio del fatturato entro i prossimi 5-6 anni, in parte per via organica e in parte per acquisizioni, puntando soprattutto sulla diversificazione dei prodotti e sull’ampliamento dell’offerta, ma anche sul consolidamento di alcuni segmenti di mercato già coperti, spiega Andrea Marcellan, ceo del gruppo Salice, chiamato circa un anno fa a guidare il percorso di trasformazione.

In questa traiettoria di crescita si inserisce l’acquisizione di Aitm, azienda di piccole dimensioni (circa 7 milioni di euro di fatturato), ma molto solida nel settore di appartenenza, la produzione di soluzioni hardware al 100% in alluminio, un ambito che Salice fino a oggi non presidiava. Questa operazione consentirà al gruppo di aggiungere al proprio portafoglio un’offerta anche di tavoli estensibili e sistemi trasformabili, mentre Aitm potrà avvantaggiarsi della rete internazionale della holding per crescere all’estero.

«Con i nostri prodotti ci rivolgiamo soprattutto alla clientela della fascia “premium” del mercato, tra cui ci sono alcuni dei più blasonati marchi dell’arredo italiano, ma stiamo crescendo anche nel segmento “value” – spiega Marcellan -. Vendiamo soprattutto in Europa e in Nord America, ma registriamo uno sviluppo importante, specialmente in termini di volumi, anche nei mercati dell’Asia-Pacifico e in medio-Oriente».

Un settore in evoluzione

Funzionale e strategica nel percorso di sviluppo di Salice, l’acquisizione si inserisce in un contesto di mercato che ha visto negli ultimi mesi alcuni interessanti movimenti nel settore della componentistica per l’arredamento, con operazioni finanziarie che hanno riguardato anche diverse aziende italiane. «La cosiddetta ferramenta funzionale è un comparto poco noto, ma estremamente importante, perché è alla base di un settore di grande valore e riconoscibilità, quello del mobile – osserva Marcellan -. La componentistica ha un basso valore aggiunto, rispetto all’arredamento, ma un elevato livello di criticità, perché la qualità degli accessori, di elementi come le cerniere o le guide, è spesso quella che fa la differenza nel posizionamento sul mercato dei mobili e delle soluzioni di arredo».

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