Il tecnico giallorosso charisce in conferenza qual è l’atteggiamento giusto da tenere nel ritorno degli ottavi di finale: i giallorossi hanno a disposizione due risultati su tre ma lui non vuole calcoli. Ed evoca l’ex allenatore della Juve.
Claudio Ranieri ha citato un verso di “Se – Lettera al figlio” di Rudyard Kipling. Lo ha fatto alla vigilia del ritorno di Europa League della Roma, attesa da un match caldo a Bilbao contro l’Athletic battuta per 2-1 all’andata. Perché? Lo ha svelato per spiegare cosa ha detto/raccomandato/chiesto alla squadra una volta nominato allenatore. Ha preso i capitolini nel momento peggiore della stagione l’ha trasformata in qualcosa di importante sia per la rimonta in campionato sia per il sogno continentale.
Con un pareggio o una vittoria i giallorossi hanno la certezza di passare ai quarti di finale ma il tecnico proprio non ne vuol sapere di ragionamenti del genere. E spiega: “Quando sono arrivato ho citato una poesia di Kipling: Sia la vittoria che la sconfitta sono due impostori. Ci siamo rialzati dopo un brutto periodo, ogni partita si gioca e poi si cancella, così fino alla fine del campionato”, le parole a Sky che danno un indirizzo preciso.
“…se riesci, incontrando il trionfo e la sconfitta a trattare questi due impostori allo stesso modo”. È questa la parte della composizione che dice tutto anche dell’approccio che Ranieri ha nel rapporto con i suoi giocatori, augurando loro di vivere la vita (gli impegni agonistici) a testa alta e di affrontare al futuro con animo sempre saldo. “Ai ragazzi chiedo di cancellare sempre il passato. Una volta finita con l’Athletic, penseremo al Cagliari. Non esiste partita bivio semmai dobbiamo pensare partita dopo partita”.
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A proposito di citazioni, l’allenatore ne fa anche un’altra. Meno dotta e più ‘di campo’, come si dice in gergo. Questa volta, fa riferimento a Massimiliano Allegri. “È vero quello che dice: l’allenatore bravo è quello che fa meno danni. La sua forza sono i giocatori, io ho la fortuna di avere dei calciatori che mi seguono. Nel corso di una partita ci sono tante partite e questi ragazzi mi permettono di fare tante cose”.
La Roma a disposizione due risultati su tre, Ranieri nemmeno tiene conto. “Ai ragazzi ho detto che dobbiamo entrare in campo e fare il nostro gioco sapendo che affronteremo un avversario tosto. Se ci giochiamo contro lasciandoci prendere dalla paura, dalla tensione o pensando che il pareggio ci va bene, allora sicuro andiamo lì a perdere”. Il tecnico ha buona carte da giocare, una su tutte: Paulo Dybala, che ha accanto a sé in conferenza. Ne parla così: “È un leader in tutto e per tutto – ha aggiunto -. E io ho la fortuna di averne come lui e come altri che si sentono partecipi delle sorti della squadra”.