Il tecnico dell’Atalanta attacca l’arbitro, Fabbri, per il doppio giallo che ha lasciato la squadra in dieci in un momento delicato. “Ha esagerato. Se andiamo a vedere, ci sono episodi e parole molto peggiori”.

L’espulsione di Ederson è l’episodio che ha mandato su tutte le furie Gasperini. Il tecnico dell’Atalanta ha pagato con il rosso le proteste reiterate nei confronti dell’arbitro, Fabbri, per aver preso – a suo dire – una decisione esagerata, che avrebbe potuto evitare mostrando buonsenso alla luce del contesto (per l’incontro così importante), dell’intensità agonistica e dell’adrenalina in circolo. “Ha rovinato una partita che si poteva continuare a giocare, c’era ancora un finale importante da fare”, ha ammesso il tecnico della ‘dea’ a Dazn.

Cosa è successo? Tutto nasce da un contrasto tra Ederson e Thuram nell’area dell’Atalanta. Il centrocampista, che calcia la palla in angolo, lamenta un fallo dell’attaccante non ravvisato dal direttore di gara. Si volta e inizia a lamentarsi in maniera plateale: prende il primo giallo. Quell’ammonizione lo manda su tutte le furie e fa un paio di brutti gesti nei confronti del fischietto: prima lo manda a quel paese con un chiaro cenno della mano poi gli fa anche un applauso polemico. Fabbri estrae il secondo giallo e lo manda a farsi doccia. Ederson ci mette un po’ ad abbandonare il campo, continua a dire qualcosa contro l’arbitro.

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“Non c’erano i presupposti per una decisione del genere – ha aggiunto Gasperini -, ha pregiudicato gli altri venti minuti avvincenti che c’erano ancora da disputare”. Esagerazione è il concetto a cui l’allenatore fa riferimento senza giri di parole. “Certo che ha esagerato, ci sono stati altri episodi da giallo come su Bellanova. Ederson è un giocatore corretto, è vero che ha sbagliato a fare quell’applausino ma l’arbitro ha rovinato la gara”.

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La chiosa di Gasperini è polemica. “Se proprio andiamo a vedere, ci sono episodi e parole molto peggiori di un applauso. Sui quali si sorvola e si fa finta di niente… Poi dopo la partita è scaduta ed è stato un vero peccato per la gente che era allo stadio e per il match stesso, bello, tra la prima e la terza in campionato”.

Cosa dice il regolamento, il caso del giallo per “applausi sarcastici”

Secondo l’ex arbitro, Marelli, la conduzione di gara di Fabbri è stata giusta per quanto riguarda l’episodio in questione. “Le due ammonizioni sono avvenute entrambe per protesta, la prima per la gestualità. Il secondo cartellino giallo è per l’applauso”. E qui l’ex fischietto spiega da regolamento come sono affrontati atteggiamenti del genere: “L’applauso ironico viene sanzionato con il cartellino giallo da qualche anno, non più con il rosso, perché viene considerato un comportamento antisportivo. Massa non poteva fare diversamente”.

Il caso rientra in quella porzione di prescrizioni sulle ammonizioni che includono, tra le altre, “agire mostrando chiara mancanza di rispetto per gli ufficiali di gara (ed esempio gli applausi sarcastici)”.

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