La tennista catalana ha condiviso una storia su Instagram nella quale ha mostrato “2 dei milioni di messaggi che mi giungono quasi ogni giorno”. Il più ‘leggero’ è stato: “Spero che ti rompa una gamba”.
“Vediamo se ti viene un tumore!”. È uno dei (tanti) messaggi shock che la tennista catalana, Marina Bassols, ha denunciato. Insulti pesanti, allusioni e quant’altro rientra nel corredo accessorio del bestiario in Rete si riversa, quasi quotidianamente, sui suoi profili social. La storia condivisa su Instagram è arrivata al culmine di una serie di abusi verbali e di minacce intollerabili che riceve di continuo.
I messaggi tremendi denunciati dalla tennista catalana
La due volte campionessa WTA, stufa di questa situazione divenuta ormai angosciante, ha deciso di portare tutto alla luce. Se finora ha accettato il trattamento provando a ignorare, segnalare, bloccare gli utenti molesti adesso no, è bene che si sappia. Il prossimo passo è la denuncia alle autorità competenti. Ecco perché ha accompagnato il post, nel quale sono inserite alcune delle ‘attenzioni’ più morbose e scurrili, con un appunto del genere: “2 dei milioni di messaggi che mi giungono quasi ogni giorno”.

Bassols ha anche creduto che questa shitstorm (letteralmente, tempesta di cacca) potesse finire così come era iniziata. Invece no, tanto da chiarire che la cosa peggiore è che questo tipo di episodi sta diventando la normalità. A testimonianza di ciò ha pubblicato una serie di screenshot (uno dei quali risale addirittura a tre anni fa, a settembre 2022) uniti da un filo rosso: ovvero, augurare ogni male possibile a Bassols utilizzando accenti preoccupanti. Da “spero che ti rompa una gamba” fino al più truculento “che ti venga un tumore!”.
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Il caso della saltatrice Peleteiro: le hanno augurato anche la morte
Perché tanto odio nei suoi confronti? La tennista spagnola non se lo spiega. Bassols ha fatto parte della squadra iberica che ha disputato l’ultima edizione delle finali della Billie Jean King Cup a Malaga (quella vinta dalla nazionale italiana femminile con i successi in singolare di Lucia Bronzetti e Jasmine Paolini) e nel 2024 è riuscita per la prima volta in carriera a qualificarsi per tabellone principale di uno Slam (Us Open).
La catalana non è l’unica atleta che ha denunciato la ricezione di questo tipo di messaggi sui social. Ana Peleteiro, campionessa europea indoor di salto triplo, aveva acceso i riflettori sulla frequenza delle molestie di cui è stato oggetto in Rete due anni fa. Lei stessa spiegò quale è stato il tenore delle invettive ricevute: chi la insultava è arrivato perfino ad augurarsi la sua morte.