Amici di Maria De Filippi 2024/2025
16 Dicembre 2024
06:00
Domenica 15 dicembre è andata in onda la dodicesima puntata del Pomeridiano di Amici 2024. Alessandra Celentano castiga gli alunni in casetta per il disordine, la confusione di Ilan travolge prima sé e poi gli altri.
Amici 2024, Alessandra Celentano e Ilan
Domenica 15 dicembre è andata in onda la dodicesima puntata del Pomeridiano di Amici 24, dove si sfidano gli allievi del talent di Maria De Filippi. La giuria è composta in questa puntata da Alex Britti e i Ricchi e Poveri, che si sono esibiti anche con il nuovo singolo Natale Degli Angeli. Ospiti musicali anche la coppia formata da Giordana Angi e Sting, hanno presentato il nuovo singolo Il nostro amore. Trigno vince la sfida con Matteo cantando Ti Regalerò Una Rosa di Simone Cristicchi, giudicata da Sara Andreani. Tra le miglior esibizioni della serata ci sono quelle di Jacopo Del Sol, nuovo entrato nella squadra Zerbi, con l’inedito Complici e la cover di Se Piovesse Il Tuo Nome di Elisa. Deluso invece Ilan, lamenta con Zerbi il poco tempo concesso per la cover di Breakeven dei The Script. Qui le pagelle.
Jacopo Del Sol, voto 7:
In una serata senza acuti, il nuovo ingresso in casetta mostra la targa agli altri concorrenti, con due scelte azzeccate. La prima, la ripetizione dell’inedito Complici, tra gli arrangiamenti più virtuosi di quest’edizione: la seconda, una cover di Se Piovesse Il Tuo Nome di Elisa che esalta tutti i suoi virtuosismi vocali. Rudy Zerbi sembra aver fatto, di nuovo, centro.
Trigno, voto 7:
Il brano di Simone Cristicchi, Ti Regalerò Una Rosa, non ha bisogno di presentazioni. Se non per la vittoria del Festival di Sanremo, il modo di interagire con il racconto della salute mentale ha reso questo singolo uno dei più divisivi nel cantautorato italiano. Com’era successo qui con Wax, Trigno riesce a dare una sua definizione del brano con alcune barre tutt’altro che banali, citando anche La Ginestra di Giacomo Leopardi.
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Antonia, voto 6,5:
Sarebbe difficile e improponibile una critica alla sua versione di Say A Little Prayer: quasi fossimo caduti in un sogno che ripetutamente allieta le nostre serate. Fino al punto in cui però la melodia incomincia a perdere il suo aspetto sorprendente, la ripetitività dei colori e delle note marcate da Antonia (finora) le toglie la freschezza che ha donato sin dalla sua prima esibizione. Forse è arrivato il momento di cimentarsi in qualche altro abito.
Vybes, voto 6,5:
Dovessimo cercare un rapper da far esibire in un villaggio per famiglie, un animatore in grado di capovolgere la realtà fin troppo machista nel racconto del rap italiano, Vybes avrebbe l’identikit perfetto. Poi gli viene assegnato Jovanotti e sembra di essere catapultati in un film dei Vanzina. Un’energia speciale, un buon flow, what else?
Luk3, voto 6:
Ancora di più, ancora di più, ancora di più: se Luk3 necessitasse ancora di una spinta sul suo percorso, il trattamento Lorella Cuccarini non potrebbe che essere quello giusto. È cambiato il tono con cui si affrontano le cover: non si respira più l’aria del karaoke alle feste di 18 anni, anzi. La sua Pensare Male esce così bene che non ha bisogno di mettersi sullo stesso piano di giudizio con concorrenti che hanno cercato, anche questa settimana, una canzone da romanzo Cuore.
Senza Cri, voto 5,5:
E no, non stavamo parlando di Senza Cri sopra, che si presenta con Amare de La Rappresentante di Lista. Dopo l’exploit della scorsa settimana, ritorna nella sua comfort zone, quasi come se il desiderio di primeggiare rispetto agli altri non ci fosse più.
Mollenbeck, voto 5:
Sarebbe complicato definire “molleggiante” l’impatto di Mollenbeck non solo nei brani già presentati, ma anche nella sua dimensione da staging ad Amici 2024. L’assegnazione di Si Ah di Frah Quintale è controintuitiva, come colorare di viola il sole, anche cercando di mantenere la sua forma originale. Il fantasma di Diego aleggia ancora su di lui.
Chiamamifaro, voto 5:
E invece sì, stavamo parlando di Chiamamifaro quando intendevamo la ricerca spasmodica di un episodio da romanzo Cuore. Fai Rumore, stupendo brano vincitore del Festival di Sanremo 2020 di Diodato è una gemma nel buio di quegli anni pandemici, una canzone struggente che avrebbe intenerito anche i cuori più arcigni. L’impatto è però debole, la sua versione si spegne in un anonimato che non coinvolge, che anzi si ribella alle intenzioni iniziali della cantante. La sfida sembra più indirizzata alla ricerca di uno stimolo, che un vero e proprio tentativo di sostituirla.
Nicolò, voto 4,5:
Comprensibilmente, l’età e la sua incredibile emotività gli hanno giocato, questa volta, un brutto scherzo. La sua interpretazione, lasciando stare alcune pecche in lingua inglese, che coinvolgono anche altri concorrenti dell’edizione, è sbiadita. Un compito in classe non ha più senso di esistere in questo momento di Amici, anzi, più si avvicineranno le fasi finali del programma, il Serale, e più l’originalità delle proprie esecuzioni avranno maggior peso, anche sulle qualità vocali.
Ilan, voto 4:
Il ritornello è sempre lo stesso: abbiamo bisogno di un autore con la sua scrittura, e poi, finisce a cantare Breakeven dei The Script. Invece di cimentarsi in cover a cui aggiungere sue melodie, suoi arrangiamenti, anche testuali, Ilan viene “costretto” di nuovo a dover inseguire il testo di un brano. La mancanza di alcuni spazi vuoti, di silenzi e di virtuosismi del brano originale restituiscono un’immagine sin troppo sbiadita del cantante. Non sembra essere la ricerca della perfezione il vero problema, ma un’autostima artistica da inseguire più che da attendere passivamente, in un angolo.
Alessandra Celentano, voto 9:
Al mio segnale, scatenate l’inferno. E se da una parte l’ennesimo scontro con Raimondo Todaro sulla tecnica di Francesca sembra ormai una sceneggiatura ormai nota, il suo ingresso in casetta alla ricerca dell’ordine perduto potrebbe diventare una delle scene memorabili di Amici 2024. Alessandra Celentano ha chiaramente madrato.