Sull’altopiano di El Alto, in Bolivia, una fila di baracche variopinte con tetti di metallo ondulato blu, arancione, rosso e verde è appollaiata in modo precario sul bordo di una scarpata, a pochi centimetri da un precipizio di centinaia di metri verso la valle sottostante.
La gente del posto le chiama “case suicidio”, qualcuno ci abita ma spesso fungono da luogo di lavoro per gli sciamani aymara, gli amautas, che fanno offerte alla Pachamama, la Madre Terra.
Le strutture stanno diventando sempre più instabili a causa dell’impatto del riscaldamento globale con le forti piogge sempre più frequenti che scavano la roccia. Le autorità cittadine hanno avvertito i residenti del rischio erosione e stanno pianificando un’evacuazione forzata, se necessario.
Ma, nonostante il pericolo, molti ‘amautas’ resistono all’idea di doversene andare e dicono di avere fiducia nei poteri protettivi di Pachamama.