In un’intervista a Fanpage Gabry Ponte ha ringraziato ancora Carlo Conti, raccontando la genesi di Tutta l’Italia, la canzone con cui rappresenterà San Marino all’Eurovision Song Contest 2025.

Carlo Conti e Gabry Ponte a Sanremo 2025 (ph Marco Alpozzi/LaPresse)

Carlo Conti è l’artefice principale – a parte gli autori della canzone, ovviamente – del successo di Tutta l’Italia, la canzone di Gabry Ponte che il conduttore e direttore artistico di Sanremo ha trasformato nel jingle di Sanremo, dandogli risonanza e popolarità, permettendogli anche di poter gareggiare al San Marino Song Contest e vincerlo, diventando ufficialmente la canzone che rappresenterà la Repubblica del Titano all’Eurovision Song Contest 2025 che si terrà a Basilea, in Svizzera dal 13 al 17 maggio prossimo. La canzone del dj, che è uno degli artisti italiani più ascoltati al mondo su Spotify, avrebbe potuto finire in gara, ma alcune contingenze lo hanno impedito, così Carlo Conti ha voluto averla comunque con sé, ritagliandole uno spazio speciale.

La versione di Carlo Conti

Ai microfoni di Fanpage.it, Carlo Conti aveva raccontato così cosa fosse successo: “(Gabry) Me l’aveva presentata in gara, ma lui era un deejay e non si capiva chi potesse cantarla. Anche sul palco, la voce era quasi in anonimo, infatti con lui c’era un cantante mascherato (Andrea Bonomo, ndr). Era un bravo fortissimo, quindi ho deciso di usarlo come sigla e forse ha avuto ancora più successo, è diventata un tormentone assoluto”. Una versione confermata pure dal dj che a Fanpage ha parlato di come la canzone non fosse stata pensata per Sanremo, ma per il concerto che terrà al San Siro il prossimo giugno.

La storia di Tutta l’Italia

Gabry Ponte racconta: “La storia di questa canzone è ancora più strana perché non era stata fatta per Sanremo, ma lo abbiamo scritto pensando al concerto di San Siro, immaginandolo come un inno per l’evento di giugno e infatti se senti il testo parla proprio di quello: ci siamo immaginati lo stadio pieno, tutta l’Italia che salta su questa musica. Poi è arrivata a Carlo, non direttamente da me, a lui il pezzo è piaciuto, ci siamo parlati per un po’ e c’è stata la possibilità, per un momento, di proporlo in gara, anche se in realtà il problema è sempre stato che io non canto, quindi per me è strana l’idea di andare in gara al Festival”.

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Perché Tutta l’Italia è diventata jingle di Sanremo 2025

A quel punto restava il problema del cantante, finché Carlo Conti ha risolto tutto mantenendola ma fuori dalla gara: “Abbiamo provato a pensare di proporlo ad altri artisti, ma non abbiamo trovato la quadra giusta perché poi alla fine bisogna anche stare attenti a non snaturare la musica in funzione di un’operazione commerciale. Infine Carlo ha avuto questa idea, mi ha fatto questa proposta, m’ha detto: “Senti, ma ti andrebbe di venire ospite a Sanremo e utilizziamo il pezzo come jingle?”. Io non avevo ben capito cosa volesse fare anche perché storicamente Sanremo non ha una sigla, quindi all’inizio ho accettato con entusiasmo l’invito perché Sanremo è Sanremo, poi ho grande stima di Carlo, ci conosciamo da un sacco di tempo”.

Il ringraziamento di Ponte a Conti

Il dj si è reso conto di quanto lo spazio della canzone fosse importante fin dalla prima sera: “Dell’invadenza di questa canzone all’interno del Festival mi sono accorto la prima sera di Sanremo, è stato bellissimo, però si sono incastrate tutta una serie di cose che non avrei mai potuto immaginare né prevedere”. E sempre a Fanpage Gabry Ponte ha voluto ringraziare Conti: “Prima di tutto grazie, perché lui è stato veramente uno dei primi a crederci. Carlo ha un fiuto incredibile, ha sentito il pezzo e ha detto “Questa è una hit pazzesca” e l’ha sostenuta, supportata con grande entusiasmo, è anche soprattutto grazie a lui se oggi il pezzo è arrivato dove è arrivato, grazie a lui e ai fan”.

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