Oltre 100 organizzazioni umanitarie hanno denunciato che una “carestia di massa” si sta diffondendo nella Striscia di Gaza e che anche i loro operatori stanno soffrendo gravemente a causa della carenza di cibo. In una dichiarazione, i 111 firmatari, tra cui Medici Senza Frontiere (Msf), Save the children e Oxfam, hanno avvertito che “i nostri colleghi e coloro che assistiamo stanno morendo”. “Mentre l’assedio del governo israeliano affama la popolazione di Gaza, gli operatori umanitari si uniscono alle stesse file per il cibo, rischiando di essere colpiti solo per sfamare le loro famiglie”, si legge nella dichiarazione.
Le ong chiedono un cessate il fuoco “immediato e negoziato”, l’apertura di tutti i valichi di frontiera e il libero flusso di aiuti attraverso i meccanismi guidati dalle Nazioni unite. Ieri le Nazioni unite hanno affermato che le forze israeliane hanno ucciso più di 1.000 palestinesi che cercavano di ottenere aiuti alimentari da quando la Fondazione umanitaria per Gaza, sostenuta da Stati Uniti e Israele, ha iniziato le operazioni a fine maggio, mettendo di fatto da parte l’attuale sistema guidato dalle Nazioni Unite. Israele afferma che gli aiuti umanitari sono autorizzati a entrare a Gaza e accusa Hamas di sfruttare le sofferenze dei civili, anche rubando cibo per venderlo a prezzi gonfiati o sparando a chi è in attesa di aiuti.
«A Gaza orrore senza precedenti»: l’ira di Onu e Ue
I palestinesi di Gaza sono alla fame. La malnutrizione uccide, quasi quanto il fuoco israeliano aperto contro chi rischia la vita per procurarsi quel po’ di cibo per sé, ma soprattutto per i propri figli. Ci sono almeno 21 bambini tra le vittime della carestia da domenica, denunciano tre ospedali nella Striscia, uno di loro era un neonato di appena 40 giorni. Il bilancio di morte si aggiorna di ora in ora, tra chi non sopravvive alla fame e chi viene ucciso dai raid dell’Idf: nelle ultime ore sono almeno 43 persone, di cui 18 in un attacco al campo di sfollati di al-Shati, a Gaza City, e sette mentre attendevano gli aiuti.
A Gaza “si consuma un orrore senza precedenti nella storia recente. La malnutrizione sta esplodendo. La carestia bussa a ogni porta”, è l’allarme del segretario generale dell’Onu Antonio Guterres, con il numero delle vittime della guerra scoppiata il 7 ottobre 2023 che ha superato, secondo i dati di Hamas, i 59.000 morti.
Secondo l’Unrwa, l’agenzia Onu per i rifugiati palestinesi, da quando la Gaza humanitarian foundation – la controversa organizzazione sostenuta da Usa e Israele – ha cominciato a distribuire aiuti al posto di ong e Nazioni unite a maggio scorso, almeno “1.000 persone affamate sono state uccise” mentre cercavano cibo.