Avrebbe dovuto avvantaggiare i cittadini e facilitare la vita ai viaggiatori, ma nei fatti, il via libera alla possibilità di portare nel bagaglio a mano liquidi in confezioni superiori ai 100 ml, si è trasformato nel pomo della discordia, prestando il fianco a critiche e perplessità. E’ stata la Conferenza europea dell’aviazione civile (Ecac) che lo scorso 25 luglio ha dato il via libera alla possibilità di portare nel bagaglio a mano liquidi in confezioni superiori ai 100 ml, fino ad un massimo di due litri, in quegli aeroporti dotati di scanner di ultima generazione in grado di rilevare con la massima precisione la presenza di materiali pericolosi all’interno di borse e trolley.
Assoutenti: limite applicato malgrado gli scanner
A protestare è oggi Assoutenti, che sottolinea come le nuove regole rischiano di costare caro ai passeggeri che questa estate si sposteranno in aereo per raggiungere le mete di vacanza. «Gli scanner di nuova generazione sono già installati in numerosi aeroporti europei: Milano (Malpensa e Linate), Roma Fiumicino, Bologna, Torino, Dublino, Belfast, Edimburgo, Parigi (Charles de Gaulle e Orly), Londra (Heathrow, Gatwick, Southend), Birmingham, Madrid, Palma di Maiorca, Düsseldorf, Colonia, Amburgo, Berlino, Francoforte sul Meno, Stoccarda, Monaco di Baviera, Praga, Bratislava, Sarajevo, Malta – spiega Assoutenti -. Tuttavia non tutti gli scali hanno deciso di applicare la nuova regola sui liquidi e, pur essendo dotati di scanner di nuova generazione, continuano a far valere il limite dei 100 ml nel bagaglio a mano.
Gli alti costi del bagaglio da stiva
Con la conseguenza che «chi questa estate arriva in aeroporto con profumi, gel, creme, vini, liquori e altri liquidi in confezioni sopra i 100 ml scopre solo all’ultimo se potrà trasportare nel bagaglio a mano tali prodotti, o se dovrà lasciarli ai controlli di sicurezza o imbarcarli in stiva, affrontando i relativi costi» – denuncia il presidente Gabriele Melluso. Una spesa quella per il bagaglio da stiva acquistato in aeroporto che non è certo indifferente: «ad esempio la compagnia Ryanair applica tariffe che vanno dai 35,99 ai 75 euro a volo, mentre per Vueling la spesa oscilla tra i 40 e i 75 euro; WizzAir fa pagare 70 euro, Easyjet 65 euro. Con Ita (per i biglietti economy light) si parte da 60 euro volando in Italia, 70 euro per i voli europei, e si arriva ad un massimo di 130 euro per alcune destinazioni come Giappone, Stati Uniti, Brasile, Thailandia», rileve Assoutenti.
La richiesta di una lista aggiornata degli aeroporti
«Proprio per evitare costi non preventivati in capo ai viaggiatori e superare la situazione di caos che si sta determinando nel settore del trasporto aereo, chiediamo oggi all’Enac di pubblicare sul proprio sito una lista aggiornata degli aeroporti che consentono di portare nel bagaglio a mano liquidi sopra i 100 ml, in modo tale che i passeggeri siano preventivamente informati circa tale possibilità e possano fare scelte consapevoli evitando brutte sorprese negli scali da cui partiranno o transiteranno questa estate» – conclude Melluso.
All’allarme si aggiunge Consumerismo No Profit, che segnala come sul fronte dei liquidi nel bagaglio a mano «la situazione attuale è di incertezza totale, con i passeggeri che non sanno se gli scali da cui partiranno, transiteranno o torneranno, consentono o meno di portare nel bagaglio liquidi sopra i 100 ml». Proprio per questo il presidente Luigi Gabriele chiede «che all’interno dei biglietti aerei acquistati dai passeggeri sia indicata in caratteri evidenti la possibilità di portare con se nel bagaglio a mano liquidi sopra i 100 ml per ciascun aeroporto da cui si vola».