Pit stop in Vaticano per il Giubileo dei motori. Sedici auto storiche dei più importanti musei – Mauto, Museo nazionale dell’automobile, Museo Nicolis di Verona, Fondazione Nicola Bulgari di Roma e Museo Alfa Romeo Fratelli Cozzi di Legnano – hanno sfilato lungo le strade vicino al Vaticano fino ad arrivare in piazza San Pietro in occasione del Giubileo dei motori. Auto che ripercorrono un secolo di Giubileo dal 1900 al 2000, in riferimento ai sette anni Giubilari del secolo scorso, quelli celebrati nel 1900, 1925, 1933, 1950, 1975, 1983 e 2000. Le 16 vetture storiche dell’Asi, l’Automotoclub storico Italiano si sono immere fra la folla di Piazza San Pietro, fra i pellegrini.

Sul sagrato anche la Cadillac di Pio XI e l’Alfa Pininfarina di Paolo VI

Hanno sfilato la Fiat 12/16 HP del 1902, la Lancia Beta SGV del 1911, la Cadillac 75 del 1938 (che prestò servizio in Vaticano con Papa Pio XI) e l’Alfa Romeo RZ del 1995. C’era anche l’Alfa Romeo 6C Pininfarina del 1948 appartenuta a Papa Paolo VI, una Cisitalia 303 DF del 1950, una Jaguar XK 140 OTS del 1955. A guidare il corteo partito dal Gianicolo la Fiat 1500 del 1966 della Rai utilizzata all’epoca per le radiocronache su strada del Giro d’Italia ciclistico.

Auto a bio benzina per il programma Asi Net Zero Classic

Auto a bio-benzina di seconda generazione, poiché l’evento è inserito nel programma Asi Net Zero Classic che ha tra i suoi obiettivi la neutralizzazione del bilancio di carbonio in maniera concreta, scientifica e trasparente. «In questo Giubileo – ha sottolineato Alberto Scuro, presidente Asi – celebriamo non solo la storia dei veicoli che custodiamo con orgoglio, ma anche la storia delle persone che li hanno guidati e che oggi li preservano per le future generazioni. I veicoli sono diventati simbolo della mobilità di varie epoche diventando cerniera di culture. Qui a San Pietro abbiamo celebrato l’umanità che si è messa in viaggio. Per fede, conoscenza e piacere della scoperta».

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