La Procura di Milano ha disposto la liberazione per i due 18enni arrestati per tentato omicidio lo scorso 21 marzo. Secondo la pm, le testimonianze raccolte sull’aggressione a un addetto alla sicurezza del The Club di Milano avrebbero fatto emergere “incongruenze” nella dinamica.
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Tornano a casa dopo poche ore di carcere i due 18enni arrestati lo scorso venerdì 21 marzo per il tentato omicidio di un addetto alla sicurezza del locale The Club in corso Garibaldi, nel centro di Milano. Lo hanno reso noto i legali dei ragazzi, Stefania Calogero e Giovanni Regalia, spiegando che la pm di turno, Maria Cristina Ria, ha deciso di scarcerarli in quanto le testimonianze raccolte sull’episodio avrebbero fatto emergere “incongruenze” nella ricostruzione della dinamica. Il 32enne ferito a colti di coltello, anche alla testa, è stato nel frattempo dimesso dal Policlinico con una prognosi di 7 giorni.
L’aggressione al buttafuori del The Club
Stando a quanto ricostruito finora, l’aggressione si sarebbe verificata poco dopo le 5 del 21 marzo, all’orario di chiusura del The Club. All’esterno del locale stava per scoppiare una rissa, perciò il buttafuori sarebbe intervenuto per sedarla sul nascere. Al parapiglia avrebbero partecipato due fratelli di 18 e 21 anni e un loro amico 18enne.
I colleghi del 32enne, ascoltati in qualità di testimoni, la prima colluttazione sarebbe avvenuta con il 21enne. Finito a terra, sul buttafuori si sarebbe avventato uno dei due 18enni che gli avrebbe sferrato tre fendenti con un coltello da 23 centimetri ferendolo alla nuca, dietro un orecchio e a un fianco. In quel momento, l’altro 18enne gli avrebbe spaccato una bottiglia di vetro in testa. I tre giovani sono stati poi bloccati dai colleghi del 32enne, che hanno atteso l’arrivo dei carabinieri della Stazione di Moscova.
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La decisione della Procura e le indagini
Come riportato da Il Giorno, in quella stessa mattinata è stata disposta la custodia cautelare a San Vittore per i due 18enni accusati di aver ferito il 32enne e poi sono stati formalmente dichiarati in arresto. Poche ore più tardi, però, la Procura invece di richiedere al gip la convalida dell’arresto, ha emesso un decreto di liberazione.
Secondo la pm Maria Cristina Ria, durante la raccolta delle testimonianze sarebbero emerse “incongruenze” sulla dinamica di quanto accaduto e per questo motivo “dovranno essere approfondite nel prosieguo delle indagini”. Nel frattempo, i due 18enni sono tornati a casa.