La bozza della Cop29 di Baku sulla finanza climatica, uscita poco fa “decide di porre un obiettivo in estensione” di quanto previsto dall’Accordo di Parigi, “con i paesi in via di sviluppo che prendono l’iniziativa di arrivare a 250 miliardi di dollari all’anno al 2035 per i paesi in via di sviluppo per l’azione climatica”.

L’obiettivo dei 250 miliardi di dollari aiuti all’anno al 2035 è una decisione vincolante che dovrebbe prendere la Cop29, secondo la bozza.

Il documento chiede poi a stati ed istituzioni economiche (e si tratta di un invito, non di un impegno formale), a impegnarsi per arrivare a 1.300 miliardi dollari all’anno al 2035, ovvero la cifra chiesta dai paesi emergenti e in via di sviluppo del G77+Cina.

La Cop29, si legge nella bozza, «chiede che tutti gli attori lavorino insieme per permettere il finanziamento ai Paesi in via di sviluppo per l’azione climatica da tutte le fonti pubbliche e private, fino ad almeno 1.300 miliardi di dollari all’anno al 2035».

La mediazione della presidenza azera fissa un obbligo per i paesi ricchi di arrivare a 250 miliardi all’anno di contributi, ma non al 2025 (come chiedono G77+Cina), ma al 2035.

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