Il giorno dopo il taglio dei tassi da parte della Fed americana e della Bank of England le borse europee non si uniscono ai festeggiamenti di Wall Street. 

A Milano -0,52% per il Ftse Mib dopo il +0,12%. Il bilancio provvisorio della settimana è del -2,80%. Riflettori anche sulla borsa di Francoforte: ieri +1,70% dopo la crisi di governo che ha portato al cambio del ministro delle Finanze. Oggi in avvio -0,12%.

In Europa continua il calo del settore bancario, oggi -0,63% per l’indice di settore a Piazza Affari. Fa eccezione Banca Mps, +1,34% dopo la pubblicazione dei conti. La banca senese chiude i primi nove mesi dell’anno con una “solida traiettoria di crescita” confermata da un utile netto pari a circa 1,57 miliardi, in crescita del 68,6% su base annua, nonostante il rallentamento – legato a fattori stagionali – nel terzo trimestre, con profitti per 407 milioni (erano 827 mln nel trimestre precedente) mentre i ricavi scendono dell’1,1% rispetto al periodo aprile-giugno.

Miglior titolo del Ftse Mib è Pirelli, +3,14% dopo i conti trimestrali diffusi ieri sera. I cali maggiori sono invece per Iveco, -4,96%, brusca correzione dopo il +10,70% di ieri. Scendono anche Stellantis, -1,90%, Moncler (-2,19%) e Azimut (-2,70%). 

La Fed, la banca centrale americana, ha tagliato i tassi come previsto di 25 punti base, dopo la riduzione di 50 punti di settembre. Ora la forchetta dei tassi è del 4,50-4,75%.

Il governatore Jerome Powell ha detto che nel breve periodo non ci sarà un effetto del voto americano sulla politica monetaria. E quando un giornalista ha chiesto se lascerebbe la sua posizione qualora Trump glielo chiedesse, ha risposto seccamente “No”, perché, ha aggiunto, i licenziare esponenti della Fed “non è consentito dalla legge”.

Wall Street ieri ha continuato la sua corsa post-voto: tutti e tre gli indici principali sono al massimo storico. Il bilancio della settimana è di circa il +4% per Dow Jones e S&P500 e del +5% per il Nasdaq.

Ieri è continuata la crescita del Bitcoin, scambiato oggi a poco meno di 76mila dollari. Trump ha detto in passato che potrebbe inserirlo tra le valute della riserva dello Stato, da inizio anno la salita sfiora l’80%.

 

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