Gli italiani che vorranno usufruire degli incentivi per l’acquisto di una vettura elettrica potranno accedere all’apposita piattaforma web dalle 12 del 22 ottobre. La versione 2025 del bonus è diversa dalla precedenti edizioni e dedicata a fasce ben precise di cittadinanza. Il decreto 2025, del ministero per l’ambiente e la sicurezza energetica, è stato finanziato con risorse del piano nazionale di ripresa e resilienza dopo la sua rimodulazione, che mette a disposizione 597 milioni di euro. La norma prevede fino a 11 mila euro a fondo perduto per l’acquisto di un’auto elettrica per i cittadini (con un limite a 40 mila euro di Isee) e fino a 20 mila euro per le microimprese per l’acquisto di veicoli commerciali. L’intervento è riservato a persone fisiche e microimprese con residenza o sede legale nelle aree urbane funzionali (città oltre i 50.000 abitanti e area di pendolarismo).

Auto elettrica (pixabay)

Proprio questo criterio ha comportato un’attesa prolungata per l’entrata in vigore del provvedimento perché l’Istat stava rivedendo la mappa delle aree urbane funzionali ferma al 2011 e non era quindi chiaro se attendere le nuove o avvalersi delle vecchie. La soluzione scelta è stata quella di una sorta di integrazione permettendo così sia ai cittadini indicati nel vecchio elenco (1.892 comuni) sia a quelli dei nuovi 368 comuni ora inclusi con la revisione appena completata dall’Istituto di statistica, di accedere al bonus. 

Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (Mase) ha spiegato così di voler assicurare la continuità dei diritti già riconosciuti: “Evitando ogni potenziale penalizzazione derivante da variazioni sopravvenute, nonché garantire l’estensione della platea degli aventi diritto”. Scelta che ha ricevuto il plauso dell’associazione dei consumatori: “Bene il Mase che, dopo gli allarmi lanciati dal Codacons e da molti cittadini che rischiavano di rimanere esclusi dal bonus sulle auto elettriche, ha aggiornato l’elenco dei Comuni rientranti nelle zone urbane funzionali o Fua (Functional Urban Area)”.

Rottamazione auto

Rottamazione auto (Pixabay)

22/10/2025

Per accedere al contributo, sarà necessario rottamare un veicolo termico fino a euro 5. Nel provvedimento è prevista anche una norma antifurbi: chi accede agli incentivi deve risultare primo intestatario della vettura da rottamare da almeno sei mesi. Il provvedimento 2025 non piace molto ai concessionari per i paletti messi mentre i consumatori plaudono ora all’allargamento delle aree urbane funzionali ma sottolineano che comunque a causa di questo requisito “circa la metà degli italiani rimarrà comunque esclusa dall’incentivo, non risiedendo in aree con forte pendolarismo”. 

L’obiettivo previsto dal Ministro guidato da Gilberto Pichetto Fratin, al momento dell’annuncio del decreto, è quello di arrivare entro il primo semestre 2026 all’acquisto di almeno 39 mila veicoli a emissione zero.

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