Proseguono le indagini sul duplice omicidio avvenuto nella mattinata di lunedì 2 giugno a Bologna, in un appartamento di Piazza dell’Unità, nel quartiere Bolognina. Le vittime, Luca Gombi, 50 anni, e Luca Monaldi, 54 anni, sono state trovate senza vita dalla polizia all’interno dell’abitazione che condividevano.

Secondo quanto comunicato dalla questura, i due uomini, conviventi e incensurati, sono stati uccisi con armi da taglio. Gombi, originario di Bologna, presentava una grave lesione addominale, mentre Monaldi, nativo di Arezzo e trasferitosi da alcuni anni nel capoluogo emiliano, è stato colpito alla gola.

Sull’episodio indagano gli inquirenti, coordinati dal pubblico ministero Tommaso Pierini, con il supporto della polizia scientifica. Al centro dell’attenzione investigativa vi è un terzo uomo, un 48enne cittadino italiano nato in Venezuela, che conviveva con le vittime da circa dieci mesi e che attualmente risulta irreperibile.

L’abitazione è stata sottoposta a rilievi approfonditi e sono stati sequestrati alcuni coltelli, che verranno analizzati per verificare l’eventuale compatibilità con le ferite riscontrate sui corpi. Gli accertamenti coinvolgono anche la cerchia di conoscenze delle vittime, con l’obiettivo di ricostruire contesti relazionali e dinamiche precedenti all’evento.

Luca Monaldi, che aveva avviato una nuova vita a Bologna, era originario di Terontola, frazione del comune di Cortona (Arezzo). Nel paese d’origine era conosciuto per aver lavorato a lungo nell’attività commerciale di famiglia nel settore calzaturiero e come ambulante nei mercati locali. Dopo la chiusura dell’attività, seguita alla scomparsa dei genitori, si era trasferito nel capoluogo emiliano. A Terontola la notizia della sua morte ha suscitato cordoglio nella comunità locale.

Condividere.
Exit mobile version