Si è infatti istituito un sistema rappresentativo di aree legalmente protette in tutta l’UE: la rete Natura 2000. Si tratta del più grande network coordinato di aree protette al mondo, per un totale 27mila siti naturali tutelati dalle leggi dell’Unione. Tali siti coprono le dimensioni di Spagna e Italia messe insieme.
Con la nuova Strategia europea per la biodiversità per il 2030 si sono poi posti obiettivi concreti per l’espansione di queste aree protette e di quelle designate a livello nazionale. In particolare, agli Stati membri è richiesto di destinare almeno il 30% della superficie terrestre e marina di propria competenza a zone protette entro la fine del decennio.
Alla fine del 2022 (ultimo dato disponibile), le aree protette terrestri coprivano il 26% del territorio dell’Unione europea, con il 18,6% del territorio dell’UE designato come sito Natura 2000 e il 7,5% con altre designazioni nazionali complementari.
Il trend nell’ultimo decennio è positivo anche se non particolarmente entusiasmante, specialmente negli ultimi anni: +1,8 punti percentuali dal 2011. Secondo la European Environment Agency, attualmente non vi è certezza che l’UE raggiunga l’obiettivo del 30%, a meno che il tasso di designazione delle aree protette non raddoppi entro il 2030.
Nove Stati membri hanno già raggiunto il target, con una maggiore concentrazione nell’Europa dell’Est. Invece, in cinque Paesi, per lo più situati nell’Europa settentrionale, la copertura è ancora inferiore al 15%.