La vertenza della multinazionale degli elettrodomestici Beko che alla fine dello scorso anno ha annunciato quasi 2mila esuberi nel nostro Paese è a un punto di svolta. L’ipotesi di accordo quadro con i sindacati (Fim, Fiom, Uilm, Uglm, Filcams, Fisascat, Uiltucs ed Ugl terziario) comincia a prendere forma con 700 esuberi in meno di quelli previsti, 300 milioni di investimenti per il triennio 2025-2027, la reindustrializzazione del sito di Siena, un piano di incentivazione all’esodo volontario che arriverà fino a 85mila euro, 24 mesi di Cgis e il ricorso alle politiche attive. Intanto il 14 aprile è stato fissato un incontro al Mimit con il ministro Adolfo Urso per la firma definitiva.

Gli investimenti in Italia

Nella prima parte dell’ipotesi di accordo si spiega che nell’ambito del piano di trasformazione industriale che verrà implementato nel triennio 2025-2027, il gruppo Beko si impegnerà ad effettuare in Italia importanti investimenti per migliorare la competitività degli impianti produttivi, sviluppare le aree di eccellenza connesse alle funzioni di Industrial Design e delle tecnologie del cooking, dove il gruppo punta ad avere la leadership di mercato. Il piano di investimenti avrà una portata di 300 milioni di euro.

Le missioni degli stabilimenti

Il piano prevede a Cassinetta di Biandronno (VA) di realizzare il polo europeo per prodotti da incasso, per le categorie cottura e refrigerazione, a Melano (AN) il polo europeo per produzioni pianí di cottura a gas, radianti e induzione, a Comunanza (AP) il sito per la produzione di lavasciuga e di lavasciuga/lavatrici da incasso di alta gamma, a Carinaro (CE) il polo europeo per le parti di ricambio e gli accessori e centro italiani di ricondizionamento per gli elettrodomestici usati. In ragione degli investimenti e delle missioni dei singoli siti, le Parti hanno concordato che i lavoratori dichiarati in esubero non saranno superiori complessivamente a 1.284 addetti. Laddove possibile Beko si impegna a fare rientrare i lavoratori in esubero attraverso il Job posting interno e ad utilizzare anche il part time per riassorbirli e la conseguente riduzione dei full time in part time su base volontaria. In tutti i casi il criterio concordato prevede la non opposizione all’interruzione del rapporto e la disponibilità soggettiva dei lavoratori che manifestino la propria adesione volontaria a sottoscrivere un verbale di conciliazione individuale in sede sindacale ai sensi degli artt. 410 e segg. cod. proc. civ. contenente la rinuncia all’impugnazione del provvedimento di recesso. Per questo è stato previsto un piano di incentivi fino a 85mila euro.

Il nodo di Siena

La terza parte dell’accordo riguarda il sito di Siena di cui è confermata la chiusura. E’ stato avviato un percorso finalizzato alla reindustrializzazione, per cui è già stato individuato un advisor esterno. Inoltre sul sito di Siena c’è l’impegno del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, che ha già conferito formale mandato ad Invitalia per valutare la possibilità di acquisto dell’immobile di Via Toselli, a portare avanti e a definire, eventualmente anche in accordo con il Comune di Siena col quale Invitalia ha già stipulato un Protocollo di Intesa, il percorso diretto alla finalizzazione dell’acquisto del sito, coerentemente con il piano di reindustrializzazione.

Gli ammortizzatori

Per gli ammortizzatori sociali, per ridurre al massimo l’impatto è stato concordato il ricorso all’ammortizzatore sociale della Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria (CIGS) a titolo di trattamento straordinario di integrazione salariale, anche in deroga, come disposto dalla legislazione vigente nonché da disposizioni di legge che prevedano medio tempore strumenti similari come di seguito dettagliato, per un periodo di 24 mesi decorrenti con effetto immediato ed in ogni caso dalla cessazione degli attuali strumenti di ammortizzatore sociale attualmente fruiti dalle Società interessate. L’ipotesi di accordo prevede comunque che le parti si attivino per mettere in atto tutte le azioni di politiche attive per ricollocare le persone in esubero.

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