Una nuova sfida nell’anno migliore di sempre per un’azienda, Barovier&Toso, che di storia ne ha parecchia alle spalle, con i suoi 730 anni in uno dei settori manifatturieri che rappresentano come pochi l’eccellenza italiana, il vetro artistico di Murano.
La sfida si giocherà nei prossimi cinque anni – con l’apertura a nuovi settori merceologici e nuovi mercati – e sarà guidata da Andrea Signoroni, nominato amministratore delegato lo scorso primo luglio: il primo ceo dell’azienda veneziana, che già da alcuni anni – in seguito all’acquisizione da parte del gruppo Invernizzi nel 2015 – ha avviato un percorso di managerializzazione e sviluppo.
Forte della sua esperienza nel settore del design e del lusso (ha lavorato in Cassina e al lancio della divisione Casa di Dolce e Gabbana), Signoroni avrà il compito di consolidare ulteriormente questo sviluppo, attraverso il rafforzamento sui mercati esteri (che oggi generano circa il 65-70% dei ricavi) e l’ampliamento della gamma prodotti, in particolare con nuove collezioni ei settori dell’oggettistica e dei complementi d’arredo.
Inoltre, la sua esperienza nel mondo delle Operations sarà essenziale per rendere più efficienti e competitivi i processi produttivi aziendali, per rispondere più efficacemente alle nuove esigenze del mercato.
«Si tratta per me di una sfida importante, che arriva in un momento molto positivo per Barovier&Toso – spiega Signoroni -. Il 2023 è stato il miglior anno di sempre per ordinato e per fatturato, che ha raggiunto i 18,2 milioni di euro, in aumento del 16% rispetto all’anno precedente. E anche nel 2024, nonostante il contesto di mercato non favorevole, le performance sono in linea con quelle dello scorso anno».