Nel 2023 l’attività economica in Liguria è cresciuta debolmente, ma rallentando rispetto all’anno precedente e seguendo una dinamica analoga a quella nazionale: nell’anno, il Pil mostra un aumento dello 0,8%. Aumenta, peraltro, l’occupazione, in particolare e tempo indeterminato. Lo rileva il Rapporto della Banca d’Italia sull’economia della Liguria, appena pubblicato e presentato da Raffaella Di Donato, direttrice della sede di Genova di Bankitalia.

Per quanto riguarda l’industria in senso stretto, secondo i risultati dell’Indagine sulle imprese industriali e dei servizi (Invind), fatta su un campione di 102 aziende, nel 2023 il fatturato (a prezzi costanti) è leggermente diminuito (-2,9%), mentre il livello della produzione è rimasta sostanzialmente invariato; le vendite, in termini reali, si sono leggermente contratte e la spesa per investimenti è tornata a espandersi (+5,5%), dopo il calo (-14,5%) registrato nel 2022.

Positiva l’occupazione

L’occupazione, nel 2023, ha continuato a crescere (2,7%), pur decelerando: sono salite soprattutto la componente femminile e quella autonoma (rispettivamente del 5,4 e del 7,3%). Tra le assunzioni nette, positive e di poco inferiori a quelle del 2022, sono aumentate quelle a tempo indeterminato (7.517 versus 6.792); fra i principali comparti, il saldo delle nuove posizioni lavorative è rimasto pressoché stabile nei servizi privati e nell’industria in senso stretto, mentre è calato nelle costruzioni.

Il mercato del lavoro è andato bene per il terzo anno consecutivo, a partire dalla ripresa post Covid – ha detto Davide Revelli, responsabile della divisione analisi e ricerca territoriale di Banca d’Italia – ed è andato meglio rispetto alle nostre aree di confronto».

Edilizia e turismo in crescita

Il settore edile è ancora cresciuto (le ore lavorate dichiarate alle Casse edili sono aumentate del 7,7%), sebbene in misura meno intensa rispetto all’anno precedente, beneficiando, si legge nel documento di Bankitalia, della prosecuzione dei lavori relativi alle principali opere infrastrutturali e delle agevolazioni fiscali connesse con gli interventi di ristrutturazione edilizia. Le compravendite di abitazioni, invece, si sono ridotte (-9,7%), mentre quelle di immobili commerciali sono leggermente salite (0,5%).

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