La Calabria fa perno sulla transizione ecologica e digitale per accrescere la capacità competitiva delle imprese: attraverso l’innovazione tecnologica e industriale, sfrutta programmi di investimento a supporto di nuovi modelli di produzione, a forte impatto occupazionale. In nome della sostenibilità, nessun impatto, invece, per l’ambiente, secondo il principio introdotto dall’Ue, del “non arrecare danno significativo” (“Do No Significant Harm” – Dnsh) con le attività finanziate.

Va in questa direzione il bando pubblico da 40 milioni di euro (finanziato con i fondi europei del Programma operativo Calabria 2021 – 2027 e dal Fondo sviluppo e coesione) che il dipartimento regionale per lo Sviluppo Economico lancia a partire dalle 14,30 del 30 giugno: sostenere e attrarre gli investimenti e rafforzare il tessuto produttivo favorendo Pmi e grandi imprese in coerenza con la RIS3, agenda di trasformazione economica pensata per migliorare l’efficacia delle politiche pubbliche per la ricerca e l’innovazione.

Concesso come contributo in conto capitale, sulla base di una procedura valutativa a sportello, l’aiuto si compone di 10milioni di euro destinati alle Pmi per la crescita sostenibile. Alle piccole e medie imprese vanno anche 15 milioni per progetti di innovazione e ricerca e sviluppo. Altrettanti alle grandi imprese (risorse Fsc 2021/2027). Previste diverse percentuali di erogazione, secondo limiti specifici di intensità e budget stabiliti dalla Commissione Europea (regolamento Gber).

Fra i beneficiari risultano società di capitali, società cooperative, società consortili e fra le Gi anche quelle del settore turistico. Gli interventi ammessi riguardano la realizzazione di unità produttive, l’ampliamento di quelle esistenti o l’acquisizione di nuove. Possibile diversificare la produzione e apportare cambiamenti fondamentali al processo di produzione. Il sostegno va anche a progetti di innovazione, come realizzazioni di prototipi e prodotti pilota. Fra le spese, il bando indica quelle per macchinari, impianti e attrezzature, acquisto di suoli aziendali o di immobili, ma anche per brevetti, licenze, know-how, studi di fattibilità, progettazioni ingegneristiche e direzione lavori.

Scatta l’inammissibilità dei richiedenti in caso di violazioni in materia contributiva e previdenziale, informative antimafia, inadeguata capacità economico-finanziaria. Richiesta l’iscrizione al registro delle imprese della Camera di Commercio e sede operativa o unità produttiva nel territorio della regione al momento della presentazione della domanda di accesso o del primo pagamento dell’aiuto concesso. Lo stesso vale per la piena disponibilità dell’immobile all’interno del quale verrà realizzato il programma d’investimento.

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