Rinnovo delle concessioni autostradali in scadenza con aggiornamento dei piani economico-finanziari, e razionalizzazione dei commissari straordinari per le infrastrutture. Attuazione della stretta sulle criptoattività decisa dalla Ue. Messa in sicurezzza degli edifici e nuovi divieti nell’area bradisismica dei Campi Flegrei. Misure sui lavoratori frontalieri. Questo il ricco menu di partenza del consiglio dei ministri già convocato per lunedì mattina (24 giugno) a Palazzo Chigi. Le misure su autostrade e commissari sono contenute in un decreto Infrastrutture del ministero guidato da Matteo Salvini, stralciato dal decreto sulle materie prime critiche approvato giovedì scorso dal governo. «Su alcune opere commissariate ci sono degli interventi da fare con necessità e urgenza» ha detto il ministro nell’annunciarlo. Alcune norme sarebbero ancora in fase di valutazione, ma al ministero sono fiduciosi sull’approdo in Consiglio.

Piani aggiornati per le concessioni autostradali in scadenza

Entro il 31 luglio 2024 le società concessionarie per le quali quest’anno interviene la scadenza del periodo regolatorio quinquennale dovranno presentare «le proposte di aggiornamento dei piani economico-finanziari», aggiornamento che va «perfezionato» entro la fine dell’anno. Secondo alcune interpretazioni questo sarebbe un ulteriore passo propedeutico al disegno di ripubblicizzazione delle concessioni autostradali allo studio del governo.

La potatura dei commissari straordinari

Il decreto Infrastrutture prevede anche la riduzione dei commissari straordinari e l’istituzione di un osservatorio che li monitori. Rinviando a un Dpcm da adottare entro 90 giorni il «piano di razionalizzazione dei compiti e delle funzioni attribuite ai commissari straordinari nominati per la realizzazione degli interventi infrastrutturali prioritari» (ai sensi del Dl 32 del 2019 “Disposizioni urgenti per il rilancio del settore dei contratti pubblici, per l’accelerazione degli interventi infrastrutturali, di rigenerazione urbana e di ricostruzione a seguito di eventi sismici”. Che prevede commissari per «interventi infrastrutturali caratterizzati da un elevato grado di complessità’ progettuale»). La razionalizzazione riguarda anche i 12 commissari straordinari specificamente elencati nel decreto, tra i quali: quello per gli interventi di sicurezza antisismica delle autostrade A24 (Roma-Teramo) e A25 (Torano-Pescara); per il Porto di Piombino; le dighe del Mose a Venezia; il rischio idrogeologico del Gran Sasso; la riqualificazione dell’autostrada A19 Palermo-Catania; la linea 2 della metropolitana di Torino; le Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026; il Terzo Valico dei Giovi e Nodo ferroviario di Genova; la ricostruzione del Ponte Morandi a Genova; l’area di crisi industriale complessa di Trieste-Ferriera di Servola.

Processo penale

Nel decreto Infrastrutture dovrebbe venire inserita anche una norma per stabilizzare le regole del processo penale cartolare in Cassazione, il rito che avviene cioè senza la presenza delle parti ma con trattazione tramite atti scritti.

Criptovalute, sanzioni penali e multe fino a 5 milioni di euro

Novità anche in materia di cripto-attività. In un decreto legislativo ad hoc, il governo è pronto ad adottare le regole Ue (regolamento Ue 1114 del 2023 sui mercati delle cripto-attività) su emissione, vigilanza e sanzioni relative ai token di moneta elettronica. Nei confronti delle società vengono introdotte sanzioni amministrative pecuniarie che partono da 30.000 euro e possono arrivare fino a 5 milioni di euro, ovvero, se l’importo risultasse superiore, a una somma che varia dal 3 al 12,5% del fatturato totale annuo, a seconda della norma violata. Introdotte anche sanzioni amministrative nei confronti delle persone fisiche, inclusi i rappresentanti legali e il personale aziendale: in questo caso la sanzione pecuniaria prevista dall’attuale formulazione del decreto può variare da 5.000 a 75.000 euro. Per quanto riguarda le sanzioni penali lo schema di decreto introduce la reclusione da sei mesi a quattro anni e una multa da 2.066 a 10.329 euro per chi «offre al pubblico token collegati ad attività ovvero ne chiede e ottiene l’ammissione alla negoziazione» in violazione di quanto stabilito dalle norme comunitarie. Tali sanzioni scattano anche per chi «presta servizi per le cripto-attività in violazione dell’articolo 59» del regolamento europeo che stabilisce i requisiti patrimoniali e di interoperabilità per gli emittenti di token definiti «significativi»: in questa categoria rientrano tutte le valute virtuali con caratteristiche tecniche tali da poter raggiungere «una clientela ampia, un livello elevato di capitalizzazione di mercato o un numero elevato di operazioni». Nel mirino delle nuove regole anche coloro che emettono «token di moneta elettronica in violazione della riserva di cui all’articolo 48» (offerta al pubblico o richiesta di ammissione alla negoziazione di un token di moneta elettronica avanzata da parte di una persona diversa dall’emittente, ndr), oppure «offrono al pubblico token di moneta elettronica o ne chiedono e ottengono l’ammissione alla negoziazione in assenza del previo consenso scritto dell’emittente».

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