Il nuovo sistema di monitoraggio Tutor 3.0 è operativo su numerose tratte autostradali italiane. Questo sistema non solo controllerebbe la velocità media dei veicoli, ma rileverebbe anche comportamenti pericolosi e altre violazioni come sorpassi illegali, posizionamento errato nelle corsie, il contromano, o il superamento dei limiti di massa dei veicoli pesanti. Le sanzioni per chi non rispetta i limiti possono essere piuttosto elevate.
Il Tutor 3.0 è ufficialmente entrato in funzione sulle autostrade italiane, introducendo importanti novità rispetto alla versione precedente. Oltre a monitorare la velocità media dei veicoli, il nuovo sistema sarebbe in grado infatti di rilevare una serie di comportamenti pericolosi come sorpassi illegali, il posizionamento errato nelle corsie, il contromano, il superamento dei limiti di massa dei veicoli pesanti e molto altro. Queste innovazioni mirerebbero a migliorare ulteriormente la sicurezza stradale, riducendo il rischio di incidenti.
Quali sono le novità introdotte dal Tutor 3.0
Il Tutor 3.0 è la versione più avanzata del sistema di monitoraggio, che, oltre a rilevare la velocità media, ora è in grado di monitorare diversi altri comportamenti potenzialmente pericolosi. Tra questi, troviamo:
- Sorpassi pericolosi: Il sistema è in grado di rilevare se un veicolo sta sorpassando un altro in modo illegale o in situazioni di pericolo.
- Posizione nelle corsie: Viene monitorato se un veicolo occupa una corsia non consentita o se la posizione di marcia non è sicura.
- Contromano: Il sistema è anche in grado di rilevare la presenza di veicoli che procedono contromano.
- Rispettare i limiti di massa: Tutor 3.0 verifica se i veicoli pesanti rispettano i limiti di peso stabiliti.
- Velocità media: Come il suo predecessore, il Tutor 3.0 continua a calcolare la velocità media di un veicolo su un tratto autostradale, ed è in grado di identificare quelli che percorrono il tratto troppo rapidamente rispetto ai limiti stabiliti.
Questo insieme di funzionalità renderebbe il Tutor 3.0 uno strumento molto più completo rispetto al semplice Autovelox, capace di intervenire in situazioni che andrebbero oltre il controllo della velocità, aumentando così notevolmente la sicurezza stradale.
Nuovi Tutor 3.0 sulle autostrade italiane: dove sono attivi e l’elenco delle tratte interessate
Dove è attivo il Tutor 3.0
Il Tutor 3.0 è stato attivato su una vasta rete autostradale; le 26 tratte su cui è già operativo comprendono tratti delle principali autostrade italiane:
- A1 Milano-Napoli: 7 tratte, tra cui quelle che vanno da Chiusi a Monte San Savino, da Castelnuovo di Porto a Settebagni, e da Area di Servizio Tevere a Fabro.
- A27 Mestre-Belluno: 5 tratte, tra il bivio con la A4 e lo svincolo con la Pedemontana.
- A9 Lainate-Como-Chiasso: 5 tratte, tra Saronno e Lomazzo Nord, sia in direzione Chiasso che in direzione Lainate.
- A14 Bologna-Taranto: 4 tratte, tra Pesaro e Rimini Sud.
- A11 Firenze-Pisa Nord: 5 tratte, tra Montecatini e Prato Est.
Queste tratte coprono un ampio raggio, e contribuirebbero a estendere la rete di sicurezza su tutto il territorio nazionale.
Come funziona il Tutor
Il funzionamento del Tutor 3.0 si baserebbe su una combinazione di tecnologie avanzate; non solo, ogni tratto autostradale monitorato è dotato di portali d’ingresso e di uscita che rilevano i veicoli in transito. La procedura di rilevamento avviene in più fasi:
- Rilevamento all’ingresso: Il sensore del portale d’ingresso rileva la categoria del veicolo (auto, moto, camion, ecc.), attivando le telecamere che scattano una fotografia del veicolo, registrando la data e anche l’ora di passaggio.
- Rilevamento all’uscita: Quando il veicolo esce dal tratto monitorato, il portale d’uscita effettua lo stesso rilevamento, scattando un’altra foto e registrando anche l’ora di passaggio.
- Calcolo della velocità media: Un sistema centrale incrocia i dati delle due fotografie e calcola il tempo di percorrenza del veicolo lungo il tratto autostradale. Se il tempo di percorrenza è inferiore a quello previsto per rispettare il limite di velocità, scatta la sanzione.
- Verifica della violazione: Il sistema verifica la violazione consultando gli archivi della Motorizzazione e dei noleggiatori di veicoli per risalire al conducente e all’intestatario del veicolo. Successivamente, le violazioni vengono confermate dalla polizia stradale e il verbale viene emesso automaticamente.
Il Tutor 3.0, a differenza dell’autovelox, non richiederebbe la presenza di un telepedaggio a bordo del veicolo, il suo funzionamento è insomma completamente indipendente da questo.
Le sanzioni per chi non rispetta i limiti di velocità
Le sanzioni per il superamento dei limiti di velocità ora sono calcolate in base alla violazione rilevata dal Tutor 3.0:
- Fino a 10 km/h oltre il limite: multa che va da 42 a 170,73 euro.
- Tra 10 e 40 km/h oltre il limite: multa da 173 a 694 euro, con decurtazione dei punti della patente.
- Tra 40 e 60 km/h oltre il limite: multa da 543 a 2.170 euro, con sospensione della patente da 1 a 3 mesi.
- Oltre 60 km/h oltre il limite: multa da 847 a 3.389 euro, con sospensione della patente da 6 a 12 mesi.
È importante ricordare che, in condizioni meteo avverse come pioggia, neve o nebbia, i limiti di velocità possono essere ridotti, e di conseguenza anche le multe saranno più severe.
Le differenze con l’Autovelox tradizionale
A differenza dell’Autovelox, che rileva la velocità istantanea di un veicolo in un punto specifico, il Tutor 3.0 calcola la velocità media di un veicolo su un tratto autostradale, monitorando anche eventuali comportamenti rischiosi come il sorpasso in condizioni non sicure. Questo approccio permetterebbe quindi di sanzionare i comportamenti sistematicamente pericolosi, piuttosto che limitarsi a rilevare singole infrazioni, come accade con l’autovelox. Per queste ragioni, il Tutor 3.0 è considerato un sistema più equo e democratico, proprio perché interverrebbe per prevenire comportamenti di guida errati in maniera più diffusa.