“Abbiamo avuto un aumento degli investimenti perché ci siamo resi conto che non eravamo preparati ad affrontare una guerra sul nostro territorio, a un attacco. Negli ultimi anni abbiamo costruito una difesa che era diventata una delle migliori al mondo per le operazioni di pace a livello internazionale ma ci eravamo dimenticati che qualcuno potrebbe attaccarci. Quanto successo in Russia e Israele ci ha ricordato che dovevamo pensare anche a difenderci”. Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ospite della trasmissione Cinque Minuti di Bruno Vespa su Rai1. 

Crosetto ha parlato anche della situazione in Medio Oriente e della possibilità di inviare carabinieri in Palestina per addestrare la polizia palestinese: per fare ciò, ha detto, ci deve essere l’accordo di “tutte le parti in causa. Non si muove un carabiniere o un soldato italiano se prima non abbiamo esperito tutte le condizioni possibili per garantirne la sicurezza. Per costruire uno Stato Palestinese, e portare la pace, servono le forze di polizia. Hanno scelto quelle italiane perché sono le migliori per addestrare. Noi siamo disposti a fare questo grande sacrificio, ma i nostri devono essere totalmente sicuri” ha detto il ministro.

Le truppe nord coreane in Ucraina sono “un segnale pericolosissimo di come si possa saldare un fronte antidemocratico” ha detto ancora Crosetto “dobbiamo scongiurare in ogni modo che ciò avvenga e bisogna che la comunità internazionale convinca sia la Russia a fermare i propri attacchi, sia la Nord Corea a portare a casa i suoi soldati. Quello è un allargamento della guerra. Noi non vogliamo diventi una guerra mondiale. Oggi ricordiamo la fine della Prima Guerra mondiale, oltre alla festa delle Forze Armate, non vogliamo arrivare ad una Terza Guerra mondiale”. 
 

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